di Cristiano Bendin Un maxi progetto di rifacimento del condominio ’Il Grattacielo’ - da trenta milioni di euro – per rendere le due torri collocate tra via Felisatti e viale Cavour efficienti dal punto di vista energetico, perfettamente antisismiche e accessibili, con una galleria commerciale e un ristorante. Il tutto sfruttando le opportunità del cosoddetto Superbonus 110. Una grande operazione di rigenerazione urbana che, dai due immobili, si allargherà all’intero quartiere secondo una visione più moderna e, diciamolo pure, bella. In campo due aziende ferraresi leader nel loro settore (Tomasi Engineering e ArchLivIng Srl) con partner di rilievo nazionale (Monte dei Paschi a Banca Intesa) e un ente certificatore internazionale come Ernest & Young per il visto di conformità e asseverazione. Dopo anni, forse decenni, di ipotesi più o meno fantasiose, alcune buone ma forse inaccessibili o scarsamente realistiche, sembra essere davvero la volta buona per il cosiddetto Grattacielo, realizzato nel 1956 come costruzione d’avanguardia da un progetto dell’architetto Gian Carlo Capra e destinato, in origine, ad un uso residenziale per il ceto medio, anche grazie all’inserimento nel parco e sul viale Cavour. Aspettative, come ben sanno i ferraresi, che negli anni andarono deluse: alcuni appartamenti, soprattutto quelli esposti verso l’area più periferica, rimasero inabitati a lungo, fino a quando, nella seconda metà degli anni Novanta, si palesò un evidente processo di degrado ancora visibile ai giorni nostri. Da simbolo del boom economico ed edilizio, negli anni il condominio ’Il Grattacielo’ è diventato, suo malgrado, simbolo di un certo degrado, anche a causa del lento decadimento dell’intera area della stazione. Al di là delle opportunità offerte dai bonus ’eco’ e ’sisma’, questa grande operazione di riqualificazione sembra collocarsi nel solco del più ampio progetto di rigenerazione non solo della zona della stazione ma anche dell’intera porzione del quartiere Giardino. Un progetto ...
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