Grattacielo, la soddisfazione dei residenti "Giuste le condanne, l’area è riqualificata"

Un nostro cronista tra la gente: "Per molti anni la situazione era diventata invivibile, spaccio e delinquenza. Avevamo paura". In passato molte persone sono state costrette a cambiare casa: "Dove c’era lo spaccio, ora c’è il parco per famiglie e bambini".

Grattacielo, la soddisfazione dei residenti  "Giuste le condanne, l’area è riqualificata"

Grattacielo, la soddisfazione dei residenti "Giuste le condanne, l’area è riqualificata"

di Mario Tosatti

In Gad soddisfazione e sollievo da parte di cittadini e residenti. L’area del Parco ‘Marco Coletta’ è frequentato sempre più da famiglie e nonni che accompagnano i nipoti. Una situazione che per molti di loro, anni fa, appariva pressoché impossibile. Qui incontriamo Domenico Cuccarese che si è fermato per un aperitivo con la figlia e in merito alla sentenza che ha portato alla condanna 17 persone per la cosiddetta ‘mafia nigeriana’ è molto netto: "Sicuramente una sentenza giusta che è trasmette più legalità all’interno di questa zona. Nel corso degli ultimi anni indubbiamente quest’area è divenuta sempre più a misura di famiglia, dove poter portare i propri figli e fermarsi per chiacchierare". Una donna che da trent’anni è in Italia e risiede a Ferrara aggiunge come: "E’ una sentenza che da giustizia e chiude una brutta pagina".

Altri sono concordi nel ribadire, come Zorro Caveduri al parco per accompagnare il nipote, che "ci volevano queste condanne, la zona era diventata davvero inaccessibile, mancava sicurezza. Ora possiamo dire che la riqualificazione ci permette di frequentare il parco con maggiore serenità". Nell’area attrezzata del parco giochi ecco Sandra Grandi, che mentre osserva il proprio nipote ondeggiare sull’altalena è categorica: "Era ora. Io abitavo qui da piccola, era un bel quartiere poi la fase in cui lo spaccio di stupefacenti ha preso il sopravvento. Personalmente non faccio un fatto di razza o nazionalità, ma se queste persone sono state responsabili di reati come la vendita illegale di droga è giusto che la giustizia li condanni. Si deve proseguire così anche in altre zone". Su una panchina, poco distante, troviamo Antonio Badiali, pensionato, che negli ultimi anni è divenuto una sorte di ‘custode’ del parco: "Si ormai negli ultimi quattro anni controllo che tutto vada per il meglio. La condanna mette la parola fine a una brutta vicenda legata allo spaccio di droga, così si è fatto piazza pulita. La riqualificazione dell’area ha sicuramente dato una nuova immagine per la città e ora è frequentata da famiglie".

Incontriamo altri residenti, una donna intenta a trascinare la spesa dice: "Negli ultimi anni sicuramente la situazione è cambiata in questo quartiere, finalmente non ci sono più situazioni d’illegalità come prima". Olao Crepaldi abita poco distante dalla recinzione che delimita il parco Coletta e ricorda come: "Prima la situazione era davvero insostenibile, l’illegalità spadroneggiava. Ora si può dire che è sicuramente più riqualificato e le persone frequentano il parco con maggiore serenità. Lo spaccio credo si sia spostato in altre zone. La condanna ai responsabili dello spaccio nel Gad? Sicuramente una buona notizia". Rossana Sarti abita in questo quartiere dal 1978, quindi ricorda bene la trasformazione che ha avuto tutta la zona circostante: "Ci sono stati anni complicati, ricordo anche che sono stata vittima di un furto, oltre a danneggiamenti. Ora effettivamente la situazione appare cambiata e vige una situazione di maggiore legalità, si deve proseguire su questa strada. Ben venga la condanna dei responsabili dello spaccio in questo quartiere".