Gregnanini, assegnata la consulenza medico-legale

Rinviati i funerali del dipendente comunale morto dopo mesi di agonia

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Assegnata ieri la consulenza medico-legale sul corpo di Roberto Gregnanini, il dipendente del Comune di Ferrara raggiunto da un proiettile sparato dal collega Michele Cazzanti, il 3 marzo scorso, e morto venerdì dopo sei mesi di agonia. La maggior parte dei quali trascorsi nella terapia intensiva dell’ospedale di Cona. Il pm titolare dell’indagini che ora sono aperte per omicidio volontario, Isabella Cavallari, ha concesso settanta giorni di tempo al proprio consulente, dottor Matteo Tudini, per accertare se il decesso del sessantenne "sia da ricondurre al ferimento di arma da fuoco di cui era rimasto vittima il 3 marzo scorso. Da quanti colpi fu raggiunto degli otto sparati e in quali parti del corpo". Il pm chiede anche di fare luce sulla posizione di vittima e presunto assassino e se in questi sei mesi ci possano essere state delle concause che hanno portato alla morte di Gregnanini. Per questo il magistrato ha autorizzato il consulente ad acquisire ogni documento sanitario, sia in strutture pubbliche che private, che riguardi il percorso di cura di Gregnanini. Le operazioni peritali sono iniziate subito dopo il conferimento d’incarico, al quale erano presenti oltre il pm e Tudini, anche l’avvocato Fabio Anselmo che assiste Michele Cazzanti, e il loro consulente Manuel Papi, l’avvocato Giuliano Onorati in sostituzione del collega Simone Bianchi che assiste la figlia della vittima e il suo consulente Lorenzo Marinelli.

Proseguono intanto le indagini per fare piena luce su tutta la vicenda, anche, sembra, sul rilascio del porto d’armi al presunto assassino e sulla relativa documentazione medica allegata alla domanda, considerando che Cazzanti da ben prima pare fosse sotto cura psichiatrica. Rinviato a data da destinarsi il funerale di Gregnanini che era stato fissato per oggi.

cri. ru.