FRANCO VINCENZI VANINI
Cronaca

Gruppo Scout, trovati i volontari: "Il testimone passa a otto genitori"

Argenta, dopo l’appello dei giorni scorsi, l’ex presidente Mancini annuncia di aver trovato un ricambio "Ho visto nascere una scintilla, se a settembre sorgerà un fuocherello, potremo continuare l’esperienza".

Il gruppo scout non vuole scomparire

Il gruppo scout non vuole scomparire

Il mese scorso Raffaele Colavecchi aveva lanciato l’allarme: la sezione argentana del Gruppo Scout è senza volontari, senza l’immissione di sangue nuovo sarebbe stato costretto a chiudere i battenti. "Veder chiudere il gruppo nella cittadina di don Minzoni è veramente triste – era il grido d’allarme del presidente della sezione scout CNGEI Terre Estensi, Colavecchi – Stiamo facendo un ultimo tentativo alla ricerca di volontari che abbiano voglia di aiutarci, altrimenti chiuderemo il gruppo scout aperto da circa vent’anni". La sua richiesta di aiuto non è rimasta inascoltata. La crisi infatti di vocazioni mordeva alle caviglie, mettendo a rischio la sopravvivenza del sodalizio. "Si sono fatti avanti sette-otto genitori – tira un sospiro di sollievo Davide Mancini, ex presidente di sezione Scout di Argenta e attuale direttore dell’Emporio solidale – se conserveranno lo stesso entusiasmo negli imminenti campi estivi, ci saranno le condizioni per andare avanti. Se ne parlerà a settembre quando, in concomitanza con le scuole, ripartiremo con le attività scout. Ribadisco: non è un problema di ragazzi che non si iscrivono, il problema riguarda gli educatori". La crisi si è aperta dal suo addio. "Lascio non certo per una crisi di rigetto, ma per limiti di età. Sono stato vent’anni presidente della sezione di Argenta, per un certo periodo sono stato anche presidente delle tre sezioni ferraresi. Serve il rinnovamento". Mancini è ottimista. "Ho visto nascere una scintilla, se a settembre sorgerà un fuocherello, potremo continuare. Ho buone sensazioni, si muove qualcosa ad Argenta, la speranza c’è". Se in autunno tutto dovesse collassare sarebbe un vero peccato. Nella cittadina in riva al Primaro il mondo scout l’aveva difeso fino alla morte niente meno che don Giovanni Minzoni: il parroco di Argenta non si era piegato all’imposizione di Italo Balbo, che pretendeva la chiusura della sezione, perché il duce aveva chiuso tutte le associazioni e voleva l’egemonia dell’istruzione per indottrinare i giovani. Nel 1922 un gruppo di fascisti lo bastonò a morte, uno dei primi casi di preti martiri del fascismo. Il gruppo che don Minzoni ha difeso fino all’estremo sacrificio erano scout cattolici, la sezione argentana è di scout laici, e annovera una quarantina di iscritti. Gli scout argentani erano presenti in duomo quando tre anni fa il presidente della Repubblica Sergio Matterella commemorò don Minzoni in occasione del centenario della morte. All’epoca era presidente proprio Davide Mancini, ex vicesindaco, che ha preferito concentrare l’attività di volontariato nell’Emporio Solidale e a sostegno della famiglia. Mancini era un punto di riferimento importante, la sua uscita di scena, sia pure concordata, ha messo in crisi il Gruppo. Non è stata scritta la parola fine: il 26 maggio ai Cappuccini c’è stato un tentativo per tenere in vita la sezione. "Dopo l’addio di Mancini l’anno scorso, quest’anno si aggiungerà quello di altri quattro ragazzi che si trasferiranno per motivi di studio – spiegava Colavecchi – Servono quindi dei volontari che abbiano voglia di imparare a fare i capi scout". L’invocazione non è caduta nel vuoto.

Franco Vanini