Guerra ‘cibernetica’, da Poggio scattano le nuove forme di difesa

Anche il ministro Elisabetta Trenta alla simulazione Joint Stars: contrasto all’assalto delle ‘fake news’

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta al Comando Operazioni Aeree di Poggiorenatico

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta al Comando Operazioni Aeree di Poggiorenatico

Ferrara, 22 giugno 2018 - Cielo, terra, mare e... internet. La difesa militare allarga i propri orizzonti, aprendosi sempre più alle nuove tecnologie, e addestrandosi non solo a rispondere a incursioni missilistiche, ma anche alle temute ‘fake news’. Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha chiuso oggi al Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico l’esercitazione interforze ‘Joint Stars’, iniziata lo scorso mese di maggio in Sardegna con la simulazione di uno sbarco anfibio sulle coste di Teulada. A Poggio invece i militari dell’Esercito, dell’Aeronautica, della Marina e dei Carabinieri si sono trovati a fronteggiare – sia pure in una sorta di ‘gioco di ruolo’ – la reazione a situazioni di contaminazione chimica, biologica, radioattiva e nucleare. Ma anche un attacco cibernetico, nuova frontiera delle guerre silenziose che minacciano gran parte del pianeta. «Un’esercitazione concettuale – ha affermato il capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano –, in cui si mettono insieme diversi aspetti, anche in modo virtuale». Proteggere dunque le coste e i cieli, ma anche le vie di comunicazione: una finta redazione media ha prodotto notizie e telegionali che descrivevano gli eventi simulati, e in tempo reale i reparti dovevano reagire, ragionando su quale strategia adottare anche dal punto di vista comunicativo, ad esempio smentendo con efficacia notizie distorte, lanciate a fini di propaganda. E sulla difesa cibernetica si è soffermata proprio il ministro Trenta: «E’ sempre più importante per il futuro, che si diffonda una cultura tra persone civili e militari, sull’esigenza di difendersi da questo tipo di attacchi». Proprio il coinvolgimento delle organizzazioni civili, per la Trenta, è una delle chiavi per rendere più efficace la capacità di difesa cibernetica. Le ha fatto eco il generale Graziano: «Noi ci prepariamo a fronteggiare tutte le possibilità, anche gli attacchi che possono avere diverse modalità: a titolo economico, di acquisizione di informazioni, a titolo terroristico. Evidentemente questo non è distinguibile inizialmente, ma richiede una preparazione a 360 gradi».