"Guerra in Ucraina, non condivido le idee di Emergency"

Caro Carlino,

l’assessore Andrea Maggi ha lodato la camminata per la pace organizzata da Emergency per il prossimo 8 maggio. Mi permetto di ricordare all’assessore che Emergency non è solo un’associazione umanitaria, ma svolge anche un attivo ruolo politico. Sul conflitto russo-ucraino è intervenuta con un comunicato del 2 marzo, nel quale si legge: “Dopo una prima decisione di mandare solo equipaggiamenti difensivi, anche l’Italia ha deciso l’invio di “armi letali“, contravvenendo alle legge 185 del 1990 che impedisce di mandare armi a un Paese coinvolto in un conflitto. L’invio di armi a sostegno dell’Ucraina è presentato come un’azione di responsabilità verso un popolo che resiste a un invasore. Rifiutiamo questa scelta che è di fatto la decisione di prendere parte al conflitto, fornendo i mezzi della guerra, anche se non ancora i soldati: pensare di fermare la guerra inviando armi è come voler spegnere il fuoco buttandoci sopra altra benzina”. Visto l’atteggiamento dei Emergency, non parteciperò all’iniziativa dell’ 8 maggio. E invito Maggi a riflettere, prima di impartire certe “benedizioni”.

Daniele Vecchi