MARIO BOVENZI
Cronaca

I concerti dividono i ferraresi. I residenti: "Tremano le case". Ma sul Listone li rimpiangono

La mancanza di eventi in piazza Trento Trieste delude i commercianti: "Così non si batte chiodo". A poche centinaia di metri la rabbia contro l’invasione dei supporter della band Usa. "Rumore e disagi".

La mancanza di eventi in piazza Trento Trieste delude i commercianti: "Così non si batte chiodo". A poche centinaia di metri la rabbia contro l’invasione dei supporter della band Usa. "Rumore e disagi".

La mancanza di eventi in piazza Trento Trieste delude i commercianti: "Così non si batte chiodo". A poche centinaia di metri la rabbia contro l’invasione dei supporter della band Usa. "Rumore e disagi".

Non sono centomila ma poco meno le verità che si misurano nel perimetro ovale di piazza Ariostea e nelle poche lettere di una parola, movida. C’è la verità di Carmelo Cocuzza, 76 anni, medico per una vita. Ha appeso un lenzuolo al balcone della sua casa, un palazzo del Quattrocento. "Sindaco, quando la smetterai di disturbare". Si legge. Estrema sintesi, il più ampio contenuto è nell’esposto che ha preparato, sotto 57 firme, la consegna oggi o domani ai carabinieri. "Finirà in Procura. Qui i muri tremano, sembra il terremoto. Ci sono affreschi, si stanno lesionando. Qualcuno pagherà per tutto questo". E’ stato tra i fondatori di Forza Italia a Ferrara. "Sono un liberale, stimo la Meloni". Gli eventi sotto il suo balcone una maledizione. Non è più così – è l’altra verità – se si percorrono poco più di 200 metri. Piazza Trento Trieste, l’anno scorso la prima nota del Summer festival fu di Benson Boone, fenomeno pop rock. Quest’anno il silenzio, è area di cantiere, i concerti non si possono fare. Maria Chiara Galassi ieri mattina era al banco, ordinazioni e caffè. Si chiamava ‘Cami Caffè’ adesso – il locale è stato ristrutturato – è diventato ’Retro’ vino’. Si trova a pochi metri dal teatro. L’altra notte un po’ si sentivano i ritmi da piazza Ariostea, ma era tutta un’altra musica. Un’altra verità, quella di Maria Chiara. Dice: "Quest’anno senza concerti sul listone sarà il deserto dei tartari. Non dobbiamo nasconderci le cose, gli eventi portano gente, fanno girare l’economia". In silenzio registratori di cassa di bar e ristortanti. "Qui si lamentano tutti. E’ un diritto vivere in pace in casa propria. Ma c’è l’altrettanto giusta richiesta dei commercianti di lavorare". E con l’addio dei concerti da piazza Trento Trieste si annunciano tempi grami. Naem Sherzad e Ismat Khan lavorano alla Campana, storico ristorante di Borgo dei Leoni. "C’è pochissima gente sia a pranzo, sia a cena. L’anno scorso con i concerti il quadro era completamente diverso, abbiamo lavorato sempre".

Poco lontano, altre prospettive. "La politica non c’entra nulla, fare concerti in piazza Ariostea blocca un quartiere, manda in tilt il traffico di tutta la zona. Chi può scappa", dice Fabrizio Antonellini. Gli fa eco Claudia Ramerini, al lavoro tra i giornali nell’edicola di Michele Canella. "L’altro giorno l’incasso è sceso. Eravamo tra i pochi negozi aperti. In via Palestro hanno abbassato la saracinesca il fiorista, la fruttivendola, la macelleria, il bar. La zona sembrava blindata". Uno scenario che muta, appena qualche strada più in là. Al Lex Bar l’invasione dei fan si misura nelle bottiglie vuote, nemmeno un goccio d’alcol è rimasto dopo il loro passaggio. Ma non è ancora l’ultima verità. C’è quella di Samantha dal Prà e Matteo Pasqualotto, il fidanzato. Vengono da Vicenza, dopo gli Slipknot sono rimasti a Ferrara. Pranzano in centro. "Il concerto in piazza Ariostea, bellissimo".