I furbetti del Covid nella rete della Finanza

Nell’ambito delle cerimonia del 248° anniversario della fondazione del corpo, il bilancio di un anno intenso di lavoro contro i nuovi illeciti

Migration

di Matteo Radogna

Non solo il mondo dell’arte, ma anche quello delle auto d’epoca viene preso d’assalto dai falsari. Ci sono, ad esempio, le ‘Bugatti’ argentine spesso al centro di truffe oppure le Alfa 1750 falsificate nel Nord Italia: valgono meno della metà delle originali, ma ai compratori inesperti potrebbero sembrare vere. A Ferrara la Guardia di Finanza ha proposto il sequestro di una Ferrari del valore di 15 milioni. Il proprietario, grazie ai documenti falsi, aveva provato ad aumentarne il valore.

Le fiamme gialle estensi, per sua sfortuna, se ne sono accorte e ora attendono il nulla osta del magistrato di Torino per sequestrare l’auto di lusso. Questa è soltanto una delle curiosità contenute nel bilancio di un anno di lavoro della finanza, sempre in prima linea nel contrastare l’evasione, le frodi fiscali, gli sprechi di denaro pubblico e l’accumulo di capitali illeciti. A tutto questo si aggiunge il controllo sull’utilizzo delle ingenti risorse messe a disposizione dall’emergenza Covid e dal Pnrr.

A suggellare, inoltre, gli eccellenti risultati ottenuti dalle fiamme gialle, la cerimonia di ieri alla caserma ’Bolognesi’ in occasione del 248° anniversario della fondazione del corpo. Oltre alle massime autorità cittadine, è intervenuto il comandante provinciale colonnello Cosimo d’Elia. Quest’ultimo ha espresso il proprio apprezzamento per l’impegno profuso da tutti i finanzieri, per aver operato in questa fase d’incertezza, consentendo di individuare chi illecitamente sottrae risorse ai bilanci dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli enti locali. I numeri dell’attività delle fiamme gialle si commentano da soli: oltre 400mila euro di beni sequestrati perché frutto dell’evasione, ma le proposte di sequestro superano i 7 milioni. Nel contrasto all’economia sommersa, sono stati pizzicati 39 imprenditori e lavoratori autonomi completamente sconosciuti al fisco.

Senza contare i 19 datori di lavori che sono stati multati per aver impiegato 38 persone in nero. Per quanto riguarda il fenomeno crescente delle fatture false, la finanza ha denunciato 44 persone di cui 22 per reati gravi. In relazione agli incentivi ottenuti dalle imprese, i contributi illeciti sono quasi 3 milioni, di cui un milione fa parte dei contributi a fondo perduto erogati per fronteggiare l’emergenza Covid. Mentre per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, sono stati 82 i furbetti che lo hanno percepito omettendo di avere fonti di reddito (le somme intercettate sono all’incirca 600mila euro). Nell’ambito della normativa antimafia, la finanza ha altresì segnalato all’autorità giudiziaria 6 milioni di beni riconducibili a familiari o soggetti gravati da precedenti di polizia per reati tributari.

Altro tema spinoso è quello del riciclaggio: ammontano a 4 milioni e 686mila euro le somme accertate, che hanno portato alla denuncia di 7 persone di cui una finita in manette. Oltre ai consueti servizi, le fiamme gialle hanno sequestrato 55 chili di droga e 370 chili di vongole prive dei documenti sulla tracciabilità . Il Covid, come in altre parti d’Italia, ha portato al sequestro di mascherine e dispositivi medici (in tutto 41.936) senza i requisiti di sicurezza. La Ferrari non è stato l’unico ’articolo’ made in Italy contraffatto: sono stati 4.763 i prodotti sequestrati e 9 le persone denunciate.