Non si placa lo sgomento nei media della Colombia per l’omicidio del biologo Alessandro Coatti, originario di Portomaggiore, il cui cadavere è stato ritrovato a pezzi a Santa Marta. Ad avanzare una nuova pista di indagine era ieri il quotidiano El Tiempo, che notava come "il delitto è avvenuto tre settimane dopo la cattura dell’italiano Emanuele Gregorini, presunto boss mafioso che si era stabilito a Cartagena". Non si esclude, ha dichiarato al giornale un investigatore, che l’omicidio di Coatti fosse un messaggio alla mafia italiana per impedirne l’ingresso nella zona. "Sappiamo - ha detto al quotidiano la stessa fonte - che Coatti non aveva alcun legame con gruppi illegali, ma, essendo italiano, è possibile che gli assassini abbiano creduto che si trovasse in città per altre finalità".
CronacaI giornali colombiani sul biologo fatto a pezzi: "Scambio di persona, pensavano fosse un mafioso"