I miti nella cucina, promossi con lode i maestri dei fornelli

I diplomi sono stati consegnati a ’Buriani’ e trattoria ’La Rosa’. L’Accademia spiega la scelta: "La qualità premia sempre"

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Nel salone di rappresentanza della Credem di Cento l’altra sera sono stati consegnati i diplomi di buona cucina 2022 da parte della Delegazione di Cento dell’Accademia Italiana della Cucina. Il tema centrale dell’incontro era ‘Tradizioni e miti nella cucina italiana’, con Paolo Borghi, vice delegato di Cento, e Alberto Grandi dell’Università di Parma, storico dell’economia, autore di saggi sull’industria alimentare e di best-seller sul cibo e le tipicità gastronomiche. La consegna del diploma di Buona Cucina 2022 a Buriani dal 1967 di Pieve di Cento e a Trattoria La Rosa 1908 di Sant’Agostino, per la qualità del ristorante e del servizio. "L’Accademia Italiana della cucina è una istituzione culturale nata nel 1953 a tutela della cucina italiana, fondata da Orio Vergani – spiega il delegato di Cento, Roberto Vicenzi – lo scopo è tutelare le tradizioni. Siamo presenti in tutto il mondo con 90 delegazioni estere e 224 in Italia tra le quali anche Cento". Occasione anche per scoprire la storia, gli obiettivi e i progetti del gruppo centese. "Siamo nati 50 anni fa e uno dei soci fondatori fu Gianni Negrini – spiega – comprendiamo l’Alto Ferrarese e parte del bolognese. Il nostro compito è, da normali clienti, di verificare le tipicità e la qualità dei ristoranti per poi recensire i migliori sull’App Guida ai ristoranti Accademia, consultabile da tutti. Da 50 anni a questa parte i ristoranti buoni sono tanti ma purtroppo quelli di qualità sono sempre meno ma nella nostra zona ce ne sono vari – prosegue –. E’ un mestiere difficile che richiede tanto impegno ma che viene fatto con amore e passione. Ma è bene ricordare che la qualità paga sempre. Il calo è dato anche dalle materie prime sempre più costose e dal diminuire dei ristoranti italiani che non hanno lo stesso prolificare di quelli etnici". Delegazione che si è posta obiettivi. "Organizziamo incontri con accademici su temi specifici – anticipa – ora però stiamo lavorando per realizzare e finanziare un piccolo corso per l’inizio del 2023, per imparare a fare la pasta fresca. Qualche serata per insegnare una cosa che fa parte della nostra tradizione, per chi ha voglia di imparare o fare questa esperienza. Sono pochi coloro che hanno la fortuna di avere in casa una nonna o una mamma che ha potuto mostrare loro quest’arte".

Laura Guerra