FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

I nodi della sanità, la protesta: "Organici ridotti, turni massacranti". A Cona c’è lo stato d’agitazione

In campo la funzione pubblica della Cgil, domani il primo atto nell’ospedale di una serie di iniziative "Con l’estate alle porte, l’assenza di rinforzi è drammatica. Reparti, uffici e servizi sono in forte sofferenza".

La prima iniziativa domani a Cona

La prima iniziativa domani a Cona

La prima iniziativa di protesta è fissata per domani, al primo ingresso di Cona ma, durante il mese di giugno, ne verranno organizzate altre in tutti gli ospedali della provincia. La funzione pubblica della Cgil proclama lo stato di agitazione e, in vista dell’estate, il clima tra i rappresentanti dei lavoratori e la direzione delle aziende sanitarie si prospetta bollente.

A comunicare l’inizio della mobilitazione è proprio una nota della Fp-Cgil attraverso la quale si punta il dito su alcune problematiche che hanno portato la situazione delle aziende a "superare il limite della sostenibilità". "Organici ridotti al minimo – si legge nella nota del sindacato – turni massacranti, uso sistematico di prestazioni aggiuntive e negazione di diritti contrattuali. Con l’estate alle porte, l’assenza di rinforzi è drammatica: i reparti, gli uffici e i servizi sono in forte sofferenza". "Preoccupa in modo crescente – proseguono i sindacalisti della funzione pubblica Cgil – il numero di dimissioni, non solo per pensionamento, ma soprattutto tra il personale neoassunto. Segno evidente di un disagio che non può più essere ignorato. Nei reparti, si lavora sotto organico stabile, con una situazione che rasenta la soglia di sicurezza e dignità lavorativa". Ancora più grave, a detta dell’Fp Cgil, "è il fatto che, a fronte di una richiesta ufficiale di conoscere il piano di assunzioni, la direzione abbia eluso completamente il tema durante l’ultima trattativa, senza fornire alcun documento o impegno concreto". "Non possiamo accettare – è l’invettiva finale – che una malattia venga trattata come emergenza sistemica: le vere emergenze (pandemia, terremoti, eventi climatici estremi) sono altre. E in quei casi, le lavoratrici e i lavoratori si sono sempre fatti trovare pronti, con responsabilità e dedizione".

A "peggiorare il quadro", si legge nella nota della Fp Cgil, "la decisione della direzione di non pubblicare il bando per la verticalizzazione del profilo di autista soccorritore, ignorando un chiaro parere favorevole dell’Aran. Questo significa continuare a discriminare economicamente lavoratrici e lavoratori che, pur svolgendo le stesse mansioni, percepiscono trattamenti retributivi diversi". Di qui, la decisione di proclamare lo stato di agitazione. Per cui, oltre all’iniziativa di domani – i presidi saranno sempre dalle 10 alle 12 – la Cgil prevede di organizzarne anche il 12 giugno all’ospedale di Cento (ingresso principale), 19 giugno all’ ospedale di Argenta e il 26 giugno all’ospedale del Delta.