
Studenti che vanno a scuola (. foto di repertorio
Intimidazioni, vandalismo, danneggiamento delle strutture e minacce. Sarebbero questi gli episodi di bullismo accaduti in una classe della scuola secondaria di primo grado del Medio Ferrarese. Alcune mamme puntano l’indice su un gruppetto di ragazzi italiani che avrebbero reso lo studio in classe un inferno. Lo denunciano due genitori che dichiarano di rappresentare il problema a nome della maggioranza della classe. "Fin dal primo anno ci sono stati episodi di bullismo in classe – racconta un genitore – atteggiamenti irrispettosi e comunque inaccettabili, indirizzati sia ai compagni di classe maschi ma anche verso le femmine. Sono tre o quattro, ma sono soprattutto due i peggiori, che trainano il gruppetto dei bulli". Quest’anno la situazione, secondo una mamma, sarebbe precipitata: "Sono proseguiti i vandalismi, offese ai ragazzi con disabilità, danneggiamenti ai capi di abbigliamento. Far lezione in classe era impossibile". "Sono sempre stati ragazzi difficili, con una situazione familiare complicata alle spalle – interviene un altro genitore – per questo la direzione scolastica ha provato a recuperarli, offrendo un’altra possibilità. Il risultato è che la situazione non è migliorata, ma è degenerata". I genitori, a questo punto, hanno raccontato tutto alla direzione scolastica e al sindaco. "Abbiamo esposto i nostri timori al dirigente scolastico e anche al sindaco, i professori hanno dato delle note, alcuni ragazzi sono stati sospesi, ma anziché prendere provvedimenti alla fine dell’anno scolastico, sono stati promossi". Per i genitori è l’ultima goccia: "Siamo pronti a presentare denuncia, non certo nei confronti di questi alunni violenti, ma all’istituzione scolastica, che non riesce a gestire situazioni di questo tipo. Non ne posso più di vedere mio figlio che non vuole andare a scuola perché ha paura". E’ una situazione da non sottovalutare. Il bullismo è un problema diffuso nelle scuole di tutto il mondo e può avere conseguenze gravi per chi lo subisce. Si manifesta attraverso comportamenti aggressivi e ripetuti, con l’obiettivo di intimidire, umiliare o isolare una o più persone. Il bullismo può colpire chiunque, indipendentemente dall’età, dal genere o dalle caratteristiche personali. Il bullismo non deve mai essere ignorato. Ogni studente ha il diritto di vivere la scuola come un ambiente sicuro e sereno. Parlarne è il primo passo per fermarlo. Uniti si può creare una scuola dove il rispetto e la gentilezza siano più forti della paura e dell’intimidazione. Sentendo i genitori l’asticella avrebbe già superato il limite di sopportazione. A scuola c’è anche uno psicologo, al quale si possono presentare in forma anonima i problemi. I bulli avrebbero pensato a tutto: "Il gruppetto teneva d’occhio i compagni di classe – racconta un genitore – quando hanno visto qualcuno mettere il foglio nell’urna, hanno rotto il contenitore e stracciato il foglio. Inoltre tengono d’occhio quanto scrivono i ragazzi sulla chat di classe, con tanto di intimidazioni a chi racconta il disagio. Per non parlare della didattica: molto spesso gli insegnanti non riescono a fare lezione".
Franco Vanini