"I segreti della natura per non pensare alla guerra di Putin"

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I segreti della terra e della manutenzione di un orto come svago per non pensare alla guerra. A far da guida ai piccoli profughi, nella porzione di terra coltivata di via del Melo, sono, da oltre un mese, i volontari di Unicef: la scorsa settimana si sono aggiunte anche le coordinatrici di Coldiretti. "Si tratta di un progetto di accoglienza e di inclusione rivolto alle bambine e ai bambini ucraini – ha spiegato Anna Maria Faccini, presidente del comitato Unicef di Ferrara –. Abbiamo pensato di farli divertire nell’orto, in quanto il contatto con l’ambiente è importante". In tutto, parliamo di una quindicina di piccoli regolarmente segnalati alla Prefettura e ospitati dall’associazione ‘Mondo Donna’ (di età compresa tra i 4 e i 12 anni) che un paio di pomeriggi a settimana si dirigono verso l’area coltivata di via del Melo per apprendere, divertendosi, i segreti della natura. "Questa porzione di orto di poco meno di quaranta metri quadrati – ha proseguito Faccini – ce l’ha donata Ancescao: i bambini sono felici di apprendere e sporcarsi le mani e stanno facendo amicizia tra loro". A inizio mese, nello specifico, Elisa Marzola ha insegnato loro le caratteristiche dei semi delle carote: "Abbiamo pensato di organizzare un laboratorio all’aria aperta – ha sottolineato la vice responsabile di Coldiretti Donne impresa Ferrara –, illustrando la differenza tra i vari prodotti, i rispettivi semi e le azioni che vanno messe in atto affinché le verdure crescano nel modo corretto. E’ un modo di stare insieme che funge sia da terapia, sia da momento di relax". Oltre alle carote, i giovani profughi ucraini, coadiuvati da una interprete, hanno poi appreso i segreti della coltivazione del prezzemolo e dell’insalata. E ora? L’intenzione da parte di Unicef è quella di organizzare altre attività: le bambine e i bambini, in tal senso, hanno espresso la volontà di andare a vedere il mare: "Non sarà facile – ha concluso ancora Faccini – ma ci proveremo".

m. l.