"I vandali continuano a rovinare i muri Servono telecamere"

Caro Carlino,

due anni fa è sorto un nuovo bel giardino che collega le mura di Rampari San Paolo alla Darsena. Peccato che i vandali abbiano già rovinato i muri e i muretti che fanno da cordolo dei sentieri. Speriamo che anche i giardini in costruzione di quel tipo non facciano la medesima fine. Il Comune ha speso soldi per imbiancare e ora si trova daccapo; perché non provvede a ricoprirle con disegni di Writers veri come quello che ricorda la strage di Bologna del 2 agosto o come quelli fatti intorno a una cabina in via Darsena che sono veramente belli? E naturalmente mancano le telecamere e quindi queste bande fanno quello che vogliono deturpando luoghi che sono di tutti.

Massimo Fantini

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Caro Carlino,

vorrei segnalare che per la sottoscrizione di un buono fruttifero dematerializzato siano dati a disposizione nella migliore delle ipotesi un massimo di 120 secondi e a seconda delle circostanze un massimo di 60 secondi. In questo lasso di tempo è necessario scaricare, prendere visione e accettare tre documenti informativi inerenti al buono fruttifero stesso e trascorsi questi “eterni” 120 secondi o 60 secondi viene mostrato un avviso d’allarme in rosso indicante: Attenzione! Questo avviso riporta che per motivi tecnici l’operazione non può essere al momento eseguita, quindi, deduco che per una uguale e contraria motivazione tecnica si possa aumentare il tempo da 120 secondi a 240 secondi od anche 360 secondi e così via. Oppure si potrebbe sostituire l’avviso “Attenzione!” con “Muoviti!”.

Alessandro Frigau

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Caro Carlino,

sono veramente sbigottita (mi riferisco alla lettera del 15323 sul divieto di fumare all’esterno). Non capisco perché non abbia mai sentito critiche, malumori, disagi sul wifi e sull’eccesso di tecnologia. Viviamo costantemente immersi in radiofrequenze cancerogene senza regolamentazione da parte del governo e con il potenziamento delle antenne di telefonia (almeno con la Legge Sirchia si era ottenuto qualcosa di buono,) sono aumentati i danni per la salute ma lo Stato in questo settore ha conflitti d’interessi, ecco perchè non informa, non emana nessun decreto regolamentare o di divieto, non si preoccupa di coloro che sono già elettrosensibili e noi cittadini dobbiamo solo subire. Quanta ingiustizia!

Rita Grasso