
di Alberto Lazzarini
Il quarto di secolo è un compleanno da festeggiare, con gioia e ricordando la lunga e proficua serie di risultati conseguiti. CSO Italy (leader nei servizi per l’ortofrutta) lo farà oggi, al Ridotto del teatro comunale (inizio alle 10,30) chiamando a raccolta autorità, soci e operatori economici a cominciare dai protagonisti della filiera del primo settore, l’agricoltura. Principale artefice di questo successo è Paolo Bruni, il presidente di CSO Italy. Presidente Bruni, come e perché nacque questa importante realtà?
"Ci costituimmo proprio nel mese di aprile di 25 anni fa. Con l’allora assessore regionale Tampieri (ministro era De Castro) cercammo di interpretare le esigenze del settore, che andavano mutando già in quel periodo. Per crescere l’ortofrutta aveva bisogno di servizi che sostenessero lo sviluppo delle imprese soprattutto sul fronte della competitività internazionale".
I soci: quali caratteristiche? "Creammo una fondamentale sinergia fra pubblico e privato: da un lato i principali produttori (erano 17), dall’altro tre regioni (Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte). Ora i produttori sono 70 e le regioni 15".
Insomma, un’idea avveniristica…
"Si trattò di un evento senza precedenti anzitutto perché mettemmo insieme aziende concorrenti fra loro. Ma non basta: parteciparono al tavolo e firmarono l’accordo anche cooperative di opposto segno politico, bianche e rosse. Tutti, insomma, si convinsero che le sfide internazionali, a cominciare da quella con la Spagna, potevano essere affrontate e vinte cooperando e mettendo da parte i particolarismi. È stato un successo".
E oggi? Qual è la situazione?
"I soci, fortemente cresciuti come ho già detto, sono i più grandi sul mercato; fatturano tre miliardi di euro e non a caso nel 2012 alla nostra denominazione CSO aggiungemmo "Italy" perchè eravamo diventati nazionali e si era allargata la filiera comprendendo aziende del packaging, delle spedizioni e della carrellistica. Anche in questo caso fummo degli antesignani e ora ci presentiamo alle grandi fiere internazionali con un pacchetto completo e di grande qualità". Quali sono le principali funzioni di CSO Italy?
"Svolgere statistiche e rilevazioni prezzi in Italia e all’estero; offrire servizi di logistica; effettuare servizi legati al mercato e in particolare alla ricerca delle esigenze dei produttori, ovviamente per intercettarle. Va da sè che CSO Italy abbia operato e debba operare tenendo conto della globalizzazione, dell’integrazione fra le imprese, dell’innovazione digitale, degli effetti del Covid e di quelli della guerra in Ucraina: ci si deve confrontare col mondo che cambia". Quali le prossime mosse?
"CSO, nato al nord, si è espanso, deve ulteriormente svilupparsi al sud dove non escludo che apriremo una sede secondaria. Investiremo ancora, e molto, in innovazione e ricerca, indispensabili per contrastare il cambiamento del clima e la proliferazione dei parassiti. Rifletteremo sui consumi che cambiano sia per motivi economici che culturali; a questo riguardo coinvolgeremo i giovani per intercettare meglio i loro gusti e le loro abitudini".