Igor il russo, tutti gli alias per sparire

Russo, croato o serbo? Dalla banda di Pajdek ai selfie in piazza, ecco chi è il killer in fuga

Igor il russo dall'account Instagram

Igor il russo dall'account Instagram

Ferrara, 11 aprile 2017 - Igor Vaclavic, il russo? Igor Vachlavic (con h) il croato? Ezechiele Norberto Feher di Valencia? Solamente Norberto Feher di Subotica, cittadina serba a 10 chilometri dal confine con l’Ungheria? Nomi, alias, nazionalità inventate dall’uomo più ricercato d’Italia che, fregandosene di un mandato di cattura europeo per tre rapine, lo scorso anno si faceva selfie nella piazza centrale di Ferrara come uno qualunque.

E’ il 21 luglio 2015 quando Igor Vachlavic (questo il nome che fornisce) viene controllato a Copparo, dal primo maggio è fuori dal carcere. Sono le 20.55 in via Ferrara ed è a bordo di un’Alfa 156 nera con l’inseparabile Ivan Pajdek, il capo della banda che uccise Tartari. Pajdek guida, Igor passeggero. Quest’ultimo, nell’informativa dell’Arma, viene identificato come nato in Croazia il 28 ottobre 1976, sedicente. Più sotto: «Lo sviluppo degli accertamenti ha evidenziato che Pajdek risultava gravato da precedenti e svariati alias», invece «il Vachlavic censito sul territorio nazionale solo in occasione del riferito controllo, mentre nessun dato di residenza o dimora figurava a suo carico». Viene attivato il servizio «per la cooperazione internazionale di polizia di Roma», il quale «dava risultanza negativa».

Il supertestimone: "Igor non si fermerà" - I complici nel mirino

Si torna a parlare della banda Pajdek, dell’orrore commesso il 9 settembre 2015 ad Aguscello, e del possibile «quarto componente del sodalizio criminoso composto dagli indagati nell’omicidio Tartari». Ovvero «si ritiene possa identificarsi in Vaclavic». Subito la spiegazione. «Attraverso controlli incrociati con la banca Sdi», partendo da «uno dei numerosi alias di Pajdek», si arriva al collegamento con «tale Norbert Feher, nato in Ungheria il 10 febbraio 1981». Alias «Ivan Vaclavic, nato in Russia il 21 ottobre 1976». Lui e Pajdek erano stati arrestati assieme «a novembre 2005 per furto in abitazione nel Forlivese». Non solo. Scrive ancora l’Arma: «Al momento del controllo (lo stesso del 21 luglio), Vaclavic forniva generalità non esatte», dicendo di chiamarsi «Vachlavic Igor, nato in Croazia il 28 ottobre ’76». Poiché con il suo vero nome, quel Vaclavic senza h, «russo del 21 ottobre 1976, risultava gravato da un decreto di espulsione». Emesso dal questore di Bari il 30 maggio 2015.

La lettera-appello del cappellano del carcere che lo battezzò come Ezechiele