"Veniamo dal grande successo del 2023 e ora iniziamo a togliere i veli sulla prossima edizione, svelando i bozzetti dei carri delle 5 società carnevalesche". E’ così che Riccardo Manservisi ha aperto la serata di presentazione dei bozzetti lanciando anche quello che sarà lo slogan del carnevale 2024 cioè ‘L’ombelico del mondo, un mare di colori e di divertimento’. Sono stati i Figli delle Stelle capitanati da Stefano Pesci a salire per primi sul palco riconfermando la loro presenza ancora una volta ad aprire le sfilate con il loro bellissimo gruppo a piedi ma lasciando ancora il velo di mistero sul tema scelto per i costumi. Con la conduzione di Patty Po e la presenza di Tasi, poi le società hanno iniziato a svelarsi.
Con ‘Non chi comincia ma quel che persevera’, frase riportata sulla Vespucci, i Mazalora portano un naufrago che "tra mare grosso e difficoltà riesce a trovare la forza nella perseveranza", trovandone una similitudine "con gli imprenditori che lottano tutti i giorni per stare sul mercato e le famiglie per risollevarsi dalle situazioni difficili" volendo fare "un’omaggio a chi della perseveranza ne ha fatta una virtù e lanciando il messaggio ‘di venire al carnevale perché ricordando poi il carro si possa trovare la forza di non mollare davanti alle avversità". E’ con ‘Un cielo pieno di stelle’ che il Risveglio festeggia i suoi 40 anni promettendo "sorprese tutte le domeniche" e spiegando che "ognuno di noi si ritrova a indossare la maschera del Pierrot sognatore ma anche se a volte sembra impossibile, bisogna continuare a proteggere il proprio sogno".
I Ragazzi del Guercino invece, quest’anno portano in sfilata ‘Non fuggire, affrontalo’, un carro con "un drago che rappresenta le nostre paure e i sentimenti più nascosti con davanti maschere a rappresentare la paura della morte, della guerra, che torni la pandemia e l’uomo che cerca di fuggire a questi cattivi pensieri" trovando il consiglio di andare a carnevale. Ballando vestiti di bianco ma sporcandosi di colori i Fantasti100 hanno concluso la coreografia componendo la scritta ‘Freedom’, titolo del loro carro domandandosi se la società pensa davvero che siamo tutti uguali, e ricordando Mandela "un grande uomo che ha lottato per la libertà e l’uguaglianza" e un tema "di grande importanza e attualità".
Tre volte campioni, i Toponi rilanciano la sfida con il mondo giapponese di ‘Siamo come HIkikomori’ parlando "del peso delle aspettative nei confronti della società e le difficoltà nel raggiungere gli obiettivi che portano a rinchiudersi nella solitudine e in casa" ma che con la resilienza si deve riuscire a sconfiggere "la gabbia di maschere demoniache combattendo per non chiamarsi fuori dalla vita e convivere con le responsabilità". "Temi non banali, ricercati con opere che fin da ora sembrano tutte di altissimo livello – commenta Riccardo Manservisi – ora ci lanciamo verso le 5 domeniche di sfilata dal 28 gennaio". "Dopo 30 anni i carristi riescono ancora a stupirmi, – chiude il patron Ivano – si sono presentati alla grande con temi molto importanti". Sul palco anche il sindaco Edoardo Accorsi che ha sottolineato il "grande lavoro per un’altra edizione meravigliosa".
Laura Guerra