Il caso discarica finisce al Consiglio di Stato

Dopo che il Tar ha accolto il ricorso della società Sicura contro il diniego dell’ampliamento, l’amministrazione è pronta ad appellarsi

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Il Tar ha accolto il ricorso della Società Sicura s.r.l. contro il diniego all’ampliamento della discarica di Corte Marozzo di Valle Isola. Ma il Comune di Comacchio è pronto a proporre appello in Consiglio di Stato. Ad affermarlo è l’assessore comune all’Ambiente, Antonio Cardi, che ripercorre e offre un proprio commento sulla questione. "La discarica, situata nei pressi di Volania, è attiva dal 1995 e la gestione è affidata a Sicura s.r.l., una controllata di A2A Ambiente – ricorda Cardi -. Nel corso di questi quasi 25 anni di vita, la discarica è stata sottoposta a quattro ampliamenti, il più recente risale al 2017.

Ad oggi, quello spazio è esaurito, al pari dei precedenti lotti, e nel 2019 è stata presentata la richiesta per realizzare un ulteriore quinto ampliamento. E dopo questo arriverà il sesto, il settimo, ecc… Giunti a questo punto dove si vuole arrivare? È lecito darsi un limite? O di ampliamento in ampliamento dobbiamo riempire tutta la campagna intorno a Volania. La risposta da parte del Comune di Comacchio è ovvia: così non si può andare avanti. In tal senso, l’amministrazione si è resa parte attiva affinché la Regione esprimesse il diniego all’intervento. Purtroppo con sentenza n° 3782022 – prosegue -, il Tar ha accolto il ricorso contro questo diniego presentato dalla Società Sicura S.r.l. Il Tar non ha ritenuto sufficienti le motivazioni contrarie all’intervento espresse dal Comune di Comacchio. Tuttavia lo stesso Tar non ha accolto la contrapposta tesi della Sicura s.r.l, secondo cui il parere del Comune non può pesare di più di quello di ciascuno degli altri enti partecipanti alla Conferenza dei Servizi. Sul punto, il giudice ha affermato che l’interesse del Comune ha carattere di prevalenza, ma deve risultare da più precise e puntuali motivazioni, in quanto l’area risulta idonea ad ospitare una discarica per rifiuti non pericolosi".

La Sentenza è stata notificata il 12 maggio scorso, mentre il termine per il Comune per proporre l’appello in Consiglio di Stato è il prossimo 11 luglio: "Ricorso in appello che sarà fatto sicuramente: su questo l’amministrazione comunale è granitica – sostiene Cardi -. È bene precisare che è molto probabile che in appello ricorra solo il Comune di Comacchio, visto che gli altri enti coinvolti non hanno un effettivo interesse nel costituirsi. È doveroso rendere noto che le probabilità di registrare un’ulteriore sconfitta in appello è significativa, ma sulle questioni di principio non si possono nutrire dubbi o tentennamenti".

E aggiunge: "Da ultimo, non appare superfluo segnalare ai cittadini che in caso di sentenza avversa, la società Sicura s.r.l. verrebbe legittimata d’imperio all’esecuzione dell’ampliamento con riconoscimento al Comune del minimo previsto per legge a ristoro del disagio ambientale sul territorio, senza possibilità alcuna da parte di questo ente di poter avanzare richieste economiche o compensative aggiuntive. Ma in questo mondo non si vive solo per i soldi: la dignità non ha prezzo".

Valerio Franzoni