Il Comune passa la palla al Tar "Tutelare l’immagine della città"

Così il sindaco spiega la scelta, adesso si attende la mossa di Animal Liberation

Il Comune passa la palla al Tar  "Tutelare l’immagine della città"

Il Comune passa la palla al Tar "Tutelare l’immagine della città"

Sarà il Tar, eventualmente, ad avere l’ultima parola sulla location nella quale organizzare il concerto di Bruce Springsteen il prossimo 18 maggio. La decisione è emersa, ieri mattina, nel corso della Giunta: l’obiettivo è riportare "il contenzioso alle massime garanzie giurisdizionali". Il ricorso è stato promosso dall’associazione Animal Liberation ma la contrarietà allo svolgimento del maxi-evento al parco Urbano affonda radici lontane. Il 7 novembre dello scorso anno, infatti, un gruppo di cittadini avvia una proposta di deliberazione di iniziativa popolare che, dopo poco, si è trasformata in petizione.

Di qui la polemica sui sottoscrittori – reali e fittizi – sulla piattaforma change.org. Dagli oltre quarantamila che dovevano essere (e magari lo sono anche stati, in rete), i cittadini firmatari sono risultati essere 593. Soltanto la petizione sottoscritta da questi ultimi, stando alle disposizioni del regolamento comunale, è legalmente valida. A questo punto s’innesta la politica. Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale, la petizione è stata "bocciata" dall’Aula a larga maggioranza. Nel frattempo però, l’associazione Animal Liberation (inizialmente assieme ad altre due realtà locali che si sono poi defilate), ha inviato una diffida al Comune. L’oggetto è presto detto: cambiare il luogo di svolgimento del concerto del Boss. Il parco è diventato il luogo della discordia. O meglio il simulacro che cementa alleanza e nel quale si riconoscono persone diversissime tra loro. Sempre Animal Liberation promuove un ricorso straordinario al presidente della Repubblica a seguito del quale il Consiglio di Stato chiede al Ministero dell’Ambiente una relazione istruttoria sullo stato dell’arte. A questo punto – dal momento che rientra nelle facoltà dell’Ente resistente – il Comune decide di tirare la palla altrove. Al Tribunale Amministrativo Regionale. "Questa decisione – fanno sapere dagli uffici comunali – ci permetterà di discutere la questione in sede giurisdizionale, in maniera assolutamente trasparente". E, soprattutto, laddove ce ne sarà bisogno, in un’udienza. Non solo. Con questa decisione l’Ente potrà, in caso di vittoria, chiedere il risarcimento all’associazione ambientalista per ‘lite temeraria’.

Ora si tratta di aspettare che cosa deciderà di fare Animal Liberation: o rinunciare a proseguire in questo percorso, oppure riassumere al Tar questa vicenda. In ogni caso, la partita è tutt’altro che chiusa. Quella di ‘trasporre’ la questione al Tar, spiega brevemente il sindaco Alan Fabbri (nella foto) "è una scelta di tutela dell’immagine della città, del Comune, di un evento che rappresenterà uno straordinario valore aggiunto per il territorio".

Federico Di Bisceglie