Il coraggio di Alessandro Pivetta

Stasera alle 21 al campus Santa Teresa (piazzetta Giovanni da Tossignano 2) la Fondazione Enrico Zanotti propone la presentazione del libro ‘E adesso parlo io’, monologo liberamente tratto da un ragazzo in stato vegetativo. Parteciperanno l’autore, Fabio Cavallari e i genitori di Alessandro, Giancarlo e Loredana. Il libro ripercorre la vicenda umana di Alessandro Pivetta che, a seguito di un grave incidente del 15 agosto 2005, ha vissuto per 15 anni in una condizione di stato vegetativo. L’autore si immedesima in Alessandro e ci regala la versione del protagonista della storia, che si guarda e ci guarda in modo non convenzionale, mettendo in discussione le certezze su cui basiamo buona parte del nostro modo di vivere. La prima certezza scardinata è la nostra sottesa convinzione che quella di Alessandro non sia vita, mostrandoci in primis che la presenza e la condizione di Alessandro rappresenta un mistero, sia da un punto di vista umano che scientifico, e sfugge a qualunque nostro tentativo di incasellamento. L’altro aspetto che emerge prepotentemente dalla vicenda di Alessandro e della sua famiglia è che l’unico modo per poter guardare e capire questo mistero è un amore che renda attenti ai particolari, come alle modalità nuove di comunicazione che Alessandro è stato in grado di stabilire, e fantasiosi nell’affrontare le difficoltà quotidiane che la nuova vita di Alessandro comportava. I genitori, Giancarlo e Loredana, lungo il corso del libro ci testimoniano costantemente questo sguardo. L’amore teso e attento a sostenere ciò che l’altro è dovrebbe essere il punto di partenza anche nella discussione che si profila all’orizzonte sul suicidio assistito.