
La mozione è stata firmata dal gruppo consiliare del Partito Democratico e riguarda la desertificazione bancaria del territorio
Una mozione firmata da tutto il gruppo consiliare del Pd per contrastare la desertificazione bancaria e promuovere l’accesso al credito di imprese e cittadini ferraresi. Due temi che, su queste colonne, abbiamo sviscerato spesso sia affrontandoli con dovizia di numeri forniti da diversi uffici studi sia con commenti di personalità di spicco del mondo economico cittadino. Andiamo ai punti caratterizzanti il documento.
Sono quattro, le richieste che il Pd avanza a giunta e Consiglio comunale. Il gruppo di opposizione chiede di "costituire, d’intesa con la Provincia e la Regione, un Osservatorio sul credito dove banche, istituzioni, sindacati e associazioni di categoria possano discutere, individuare e condividere misure volte a favorire l’accesso al credito per rilanciare l’economia locale". Parallelamente la richiesta è di "attuare politiche che facilitino l’insediamento di istituti bancari, soprattutto di credito cooperativo, interessati a investire maggiori risorse sul nostro territorio". "Sostenere l’apertura di nuove filiali bancarie e postali in spazi pubblici decentrati – prosegue il documento – con canoni agevolati, per contrastare la desertificazione di servizi nelle periferie e frazioni comunali". Da ultimo, i dem chiedono di "promuovere la cultura del credito e del risparmio, attraverso campagne di educazione finanziaria nelle scuole e nelle realtà aggregative del territorio comunale".
"Il fenomeno della desertificazione bancaria e postale in provincia di Ferrara – si legge ancora nella mozione che ha come prima firma quella di Davide Nanni – e nelle frazioni più periferiche del nostro Comune è un fatto sempre più grave, nonostante gli investimenti realizzati da istituti come Bper dopo la crisi delle locali casse di risparmio. Un fenomeno che penalizza i cittadini più anziani e fragili, aggravando ulteriormente la riduzione di servizi facilmente accessibili in un territorio comunale vasto e scarsamente collegato da mezzi pubblici".
I dati diffusi da Banca d’Italia e Camera di Commercio "confermano debolezze divenute strutturali nel settore creditizio e produttivo locale – così i dem –, a Ferrara le imprese faticano ad avere credito dalle banche e quindi a svilupparsi, a fare innovazione, a resistere sul mercato durante i primi anni di start-up. È un tema che deve tornare al centro dell’agenda politica se le Istituzioni vogliono essere motore attivo di sviluppo economico". "Il volume complessivo dei prestiti erogati nel territorio ferrarese – prosegue – è calato costantemente negli ultimi cinque anni, con punte negative di -19,5% nel settore industriale, mentre nel resto della Regione Emilia-Romagna il credito alle imprese è aumentato di 8,8 punti percentuali dal 2019 a oggi. I dati sull’accesso al credito in provincia di Ferrara nel corso del 2024 sono fortemente preoccupanti".
f. d. b.