Il futuro della Terra non si brucia, si pianta

Report Mal’Aria 2022: la Pianura Padana resta la zona geografica più inquinata d’Italia. Il Comune di Ferrara pianta oltre duemila alberi

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Gli alberi, assorbendo anidride carbonica (CO2) e emettendo ossigeno (O2), ci aiutano a respirare, a pulire l’aria e a combattere il cambiamento climatico. Le piante e gli alberi in città non solo migliorano l’aria che respiriamo, diminuendo il rischio di patologie dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio, ma mantengono i microclimi più freschi e proteggono la biodiversità animale e vegetale.

La Pianura Padana, secondo il report Mal’Aria 20221 di Legambiente, resta la zona geografica più inquinata d’Italia, almeno per quanto riguarda le polveri sottili (PM10, PM2,5), che raggiungono i livelli più alti nelle città di Torino, Milano, Alessandria e Venezia. Ancora secondo il report Mal’Aria, Ferrara, nonostante si trovi al ventunesimo posto nella classifica delle 102 province più inquinate, ha superato più volte i limiti imposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dovrebbe ridurre di circa il 50% i livelli di smog attuali.

In risposta al problema dell’inquinamento atmosferico, il Comune di Ferrara ha attivato ‘Air Break’ 2 un progetto europeo che ha l’obiettivo di ridurre del 25% l’inquinamento dell’aria nelle aree urbane della nostra città attraverso la piantumazione di nuovi alberi e il miglioramento della mobilità.

Grazie a questo progetto, sono già stati piantati più di duemila nuovi alberi in diverse zone di Ferrara: la Fiera, via Modena, le Mura, la zona del parcheggio Kennedy, i baluardi San Lorenzo e dell’Amore e via Eridano. Questa iniziativa, presentata dall’assessore all’ambiente Alessandro Balboni in consiglio comunale, fa parte di un progetto più grande chiamato ‘Mettiamo Radici per il Futuro’,3 attraverso cui la Regione Emilia Romagna si impegna a piantare 4,5 milioni di alberi nei prossimi 5 anni, cioè un albero per ogni abitante della Regione.

Ci auguriamo che Ferrara diventi una città sempre più verde e che il progetto Air Break possa continuare nei prossimi anni. Gli alberi sono essenziali per l’ambiente e per la nostra salute perciò è necessario proteggerli, ma soprattutto piantarne di più.