Il grido di negozianti e cittadini "Via Mazzini di notte si trasforma Furti e degrado, abbiamo paura"

Nelle ultime settimane ladri e vandali hanno preso di mira la strada. "Non era mai successo prima" .

Il grido di negozianti e cittadini  "Via Mazzini di notte si trasforma  Furti e degrado, abbiamo paura"

Il grido di negozianti e cittadini "Via Mazzini di notte si trasforma Furti e degrado, abbiamo paura"

di Matteo Radogna

A volte hai l’impressione che ci sia una città dentro la città: è via Mazzini di notte. Un doppio volto. Se di giorno è il crocevia di turisti e cittadini, di businessman e studenti, dopo il tramonto attraversarla, significa dover fare i conti con ubriachi molesti e ladri. Siamo nel cuore della città, eppure i commercianti hanno la percezione che il balordo di turno possa entrare nel loro negozio e derubarli. Il tutto condito dalla violenza. L’ultimo episodio l’altra sera: nel negozio ’Just in Case’ un ubriaco è entrato dando fastidio alla clientela. Poi ha rubato due accessori per cellulari: un power bank (valore 50 euro) e un push socket.

Un cliente se ne è accorto e ha avvertito la commessa che ha raggiunto il bar a fianco, trovando il ladro. Ma l’uomo ha restituito soltanto uno degli oggetti. Per riavere anche il secondo, è dovuto intervenite un altro commesso, Filippo Garbo, 21 anni, studente di medicina, ragazzo serio e soprattutto coraggioso. "Ho inseguito il malvivente finché ci siamo accordati: gli ho lanciato due euro e, in cambio, mi ha ridato tutto. Intanto, sono arrivati i carabinieri". E aggiunge: "Da qualche tempo si verificano questi episodi. Una sera sono stato costretto a rinchiudermi in negozio per colpa di un ubriaco".

Nei locali di via Mazzini oltre ai turisti si incontrano i ragazzi in cerca di un weekend ’low cost’, di pizzerie e cocktail bar dove con pochi soldi passare una serata. Quelli che al mattino sono semplici bar dove consumare al volo un cappuccino e un cornetto, di notte subiscono una trasformazione: con una camaleontica mutazione d’identità diventano luoghi di passaggio dove puoi incontrare una galleria di varia umanità . "La sera ho a che fare con personaggi poco raccomandabili", racconta la barista Elisa Possanza. E ancora: "Gli ultimi episodi fanno riflettere, perché ne abbiamo viste di tutte: ladri in fuga che commettono atti vandalici. Spesso parliamo di persone alterate a livello psico-fisico. Questo ovviamente crea timore in noi baristi. A volte sono sola nel locale. Certo, c’è una presenza fissa della polizia e dei carabinieri, ma appena si spostano arrivano i balordi. Questo crea un clima di insicurezza". Delle serate brave a terra resta un tappeto di bottiglie di vetro e bicchieri. Almeno via Mazzini non è una piccola Istanbul dove si susseguono uno dopo l’altro ’Halal Kebab’. Eppure ti accorgi poco più avanti di pezzi di muro di palazzi scrostati. Alcune saracinesche sono diventate una nuova tela per i writers: da tempo gli spazi non vengono affittati. In strada le famiglie per evitare brutti incontri camminano a passo svelto. "Di notte ultimamente via Mazzini è diventata rischiosa – dice quasi sussurrando un anziano –. Non sai mai cosa può succedere. La scorsa settimana c’è stato un vandalo che ha dopo aver creato il caos al negozio della Spal ha colpito con un bottiglia la vetrina della bottega e le schegge hanno colpito in testa una bambina, che si è impaurita".

La paura si percepisce nelle parole di molti. Ma non in quelle di Giuseppe Chiarella del negozio Ricovera: "La situazione, a mio avviso, è sotto controllo. Certo, nel negozio per evitare furti bisogna avere dieci occhi. Basta un po’ di attenzione per evitare guai. Non credo, quindi, che ci sia un problema di sicurezza in via Mazzini. C’è un via vai continuo ma soprattutto di ragazzi normale e famiglie". Garbo, infine, racconta: "La scorsa settimana c’era, accampato per terra davanti al nostro negozio, un clochard che stava dando in escandescenza". Insomma, la disperazione trova la sua casa in via Mazzini.