REDAZIONE FERRARA

"Il Jobs act e l’applicazione pratica anche a Ferrara"

Caro Carlino, tra poco si va (forse) a votare sui cinque quesiti del Referendum. Uno di questi riguarda la riforma...

Caro Carlino, tra poco si va (forse) a votare sui cinque quesiti del Referendum. Uno di questi riguarda la riforma del "jobs act". Questo quesito propone l’abrogazione della disciplina, cioè delle norme, che regolano i contratti di lavoro, in particolare i licenziamenti, gli eventuali reintegri, le mensilità in caso di uscita dal lavoro eccetera. Quelle norme furono approvate nel 2016, dal Governo guidato da Matteo Renzi, proprio per rendere più flessibile il mercato del lavoro, cioè per rendere più agile la fuoriuscita del lavoratore. Ma al petrolchimico di Ferrara, chi si è avvantaggiato del jobs act e del reintegro sul posto di lavoro? Quarda caso un sindacalista, che era stato licenziato dall’ Azienda, dopo essere entrato in conflitto col datore di lavoro. Il suo reintegro fu molto controverso e osteggiato, tanto che fece parlare a lungo la stampa. In aiuto del sindacalista, venne a Ferrara anche la segretaria nazionale del suo sindacato. In tanti altri casi, l’uscita dei dipendenti, volenti o nolenti, avveniva previo accordo tra sindacati e datore di lavoro, senza troppo clamore. Nei primi anni Ottanta, su tali accordi, uscirono ben 500 lavoratori dalla sera alla mattina. Grazie alla redazione per la pubblicazione, porgo cordiali saluti. Lettera firmata