
La colonna della Libertà (foto archivio)
Ferrara, 23 gennaio 2025 – Il caso è ufficialmente scoppiato. E per le strade della piccola frazione argentana di Filo, da ieri, non si parla d’altro.
Al centro della discussione, la figura dell’appuntato, classe 1906, Giuseppe Vassallo, arrivato in forza alla stazione filese nel 1937 e trovato cadavere l’8 maggio 1945 lungo l’argine del Reno, appena al di là in territorio Ravennate. Motivo del contendere? Il suo passato da internato nei campi di concentramento. Una notizia oggi fortemente contestata dall’Anpi, ritenuta del "tutto infondata". Perché Vassallo "non fu un eroe, bensì molto vicino ai tedeschi". E se il suo nome, dal 9 ottobre scorso, compare sulla sede cittadina dell’Associazione nazionale carabinieri, il prossimo lunedì, giornata della Memoria, avrebbe dovuto ricevere una medaglia d’onore. Appunto, avrebbe...
Perché, notizia trapelata ieri, al momento quel riconoscimento è stato sospeso. "Ma non è escluso – spiegano fonti ben informate – che l’appuntato venga insignito più avanti". Una volta che da Roma, la commissione apposita dedicata alle ricerche storiche, abbia terminato l’accertamento suppletivo sulla figura del carabiniere richiesto dall’Anpi, assieme al Comune di Argenta e dalla Prefettura. "Da parte nostra – spiega Gianluca Battisti, vicepresidente dell’Associazione nazionale partigiani, sezione di Argenta – non c’è nessuna velleità che quella medaglia non venga più assegnata. Il nostro obiettivo è poter raccontare a tutti le reali informazioni. Ovvero che l’appuntato Vassallo si macchiò di diversi episodi non certo carini nei confronti dei suoi compaesani e il suo nome oggi evoca ancora brutti ricordi".
Ricordi e testimonianze sul passato di Vassallo
In particolare, ai tre testimoni filesi ancora in vita, uno dei quali, 100 anni, "fu minacciato da Vassallo". Il ricordo, scrive Egidio Checcoli, ex presidente di Legacoop, nella sua ricerca storica, "che hanno del carabiniere Vassallo a Filo non è affatto quello di un servitore dello Stato e della comunità filese, bensì di uno scrupoloso servitore delle forze di occupazione tedesca e della milizia fascista, rappresentata dalla Gnr nella quale è stato parte attiva. Un ricordo nitido, senza sfumature di grigio: il carabiniere Giuseppe Vassallo su un sidecar, a fianco di un soldato tedesco, altre volte assieme a due militi appartenenti della Guardia nazionale repubblicana, impegnati nella ricerca spasmodica di giovani renitenti alla leva. Una figura che ricorda sofferenze e minacce".
Incertezze sull'internamento e controversie storiche
In un elenco di internati nei lager nazisti, circa una trentina e tutti residenti nel comune di Argenta, tra Filo e Longastrino, decorati con la medaglia d’onore, "si sa con esattezza il luogo di internamento e la data del ritorno a casa, avvenuta nei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre. Solo 3 fecero ritorno il 12, 13 e 25 maggio 1945". Tra quei nomi, secondo Checcoli e l’Anpi, non c’è però quello di Giuseppe Vassallo. "Sebbene – spiega una nota delle sezioni Anpi di Argenta e Ferrara – risulti prigioniero in Germania dall’agosto 1944 al maggio 1945, le sue generalità non appaiono in nessun elenco o documento ufficiale, accessibili e disponibili, ovviamente rigorosamente controllati. Ritornò a Filo il 7 maggio ’45, il giorno seguente fu ucciso in circostanze mai chiarite". A riguardo non esisterebbero testimonianze e nemmeno pronunciamenti giudiziali.
La ricerca del suo nominativo negli elenchi della Croce Rossa e negli archivi Imi (Internati militari italiani) nei lager "ha dato esito negativo", ribadisce ancora Checcoli. Stesso esito quello arrivato dalla Direzione dei beni storici e documentali del Comando generale dell’Arma: "...le ricerche non hanno consentito – così una mail del 3 ottobre 2024 – l’individuazione di alcuna documentazione". La sua scomparsa, aggiungono dall’Anpi, "è invece rivendicata dagli eredi della Rsi, al punto da essere inserita in tutti i principali elenchi dei caduti repubblichini". Conclude Battisti dalla sezione di Argenta: "Non vogliamo mettere in discussione chi ha fatto ricerche storiche per conto del presidente della Repubblica, ma ribadire che da parte nostra non abbiamo trovato nulla di ciò che oggi viene descritto. Vassallo non era un eroe e quella medaglia andrebbe data ad altri".