L’avaria, poi la discesa. L’elicottero modello ’Bell 206’ che perde quota, il boato e le fiamme che avvolgono l’abitacolo. Gli operai della Cava Sei, a Settepolesini di Bondeno, fanno appena in tempo a voltarsi. Un lampo squarcia il cielo all’altezza di un pioppo secolare, appena sopra il lago artificiale Quartesano, poi una cascata di detriti, che si disperdono nel raggio di duecento metri. I lavoratori e il responsabile della cava, Andrea Orpelli, vedono inabissarsi la coda di un elicottero e capiscono immediatamente che una tragedia si è appena consumata.
Sono le 10,30 quando una coltre nera di fumo avvolge la zona. Un odore acre di gasolio insopportabile, costringe gli operai a rifugiarsi dentro lo stabilimento. Il responsabile Orpelli chiama immediatamente i soccorsi. La zona di Settepolesini, appena un centinaio di anime, viene raggiunta da cinque mezzi dei vigili del fuoco, dall’elisoccorso e dalle ambulanze. La speranza è che si sia salvato qualcuno. Prima che l’elicottero sparisca nelle acque, un operaio avrebbe visto a bordo due persone. Iniziano le ricerche frenetiche, ma che subito appaiono a dir poco difficoltose. Il lago, nel punto più profondo, tocca i 30 metri, mentre nella parte dove è caduto il velivolo arriva a 15. Affiorano dall’acqua alcuni effetti personali dentro uno zaino e piano, piano i carabinieri della compagnia di Cento riescono a ricostruire il percorso dell’elicottero. Partito dal ’Campo volo’ in Valsamoggia-Braglie nel Bolognese – di fianco a una Stazione ecologica sulla strada che collega Monteveglio alla frazione della Muffa a Crespellano – si alza per raggiungere Venezia. A fianco dalla pista, gli inquirenti trovano il pick up di un noto imprenditore egiziano Hazem Bayumi, 73 anni, residente a Bologna e proprietario dell’elicottero, che, fra l’altro, è irragiungibile al cellulare. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, il velivolo, dopo la partenza, accusa i primi problemi al motore all’altezza del Ferrarese. Poi, all’improvviso, l’esplosione che non lascia scampo alle persone a bordo.
É accaduto ieri sopra alla piccola località di Bondeno: le ricerche estenuanti sono iniziate da subito per poter ripescare i cadaveri, ma finora non hanno dato alcun esito. Il nucleo sommozzatori ha faticato non poco a trovare il luogo in cui è precipitato l’elicottero. Il magistrato di turno Barbara Cavallo, che ha aperto un fascicolo, per permettere le ricerche in tranquillità, ha fatto delimitare la zona. Anche l’elicottero del 118 si è alzato in volo per avere una visuale dall’alto e cercare di intravedere i rottami nelle acque del lago. Soltanto dopo diversi tentativi, i sommozzatori sono riusciti a circoscrivere l’area in cui cercare la carlinga dell’elicottero. L’unico ostacolo sono i 15 metri di profondità in cui si è inabissato il velivolo, che ha costretto i pompieri a richiedere l’uso del sonar per la ricerca subacquea dei rottami. I sommozzatori hanno scandagliato per ore il fondo del lago per trovare i cadaveri – il secondo sarebbe un 60enne di origini inglesi – o quello che ne resta. Intanto, sul luogo dell’incidente, nel tardo pomeriggio, è arrivato Amin, uno dei figli di Bayumi, in ansia per il genitore. Oltrepassato il cancello della cava, il giovane ha seguito da vicino le ricerche, in attesa di conoscere l’identità degli uomini inghiottiti dalle acque del Quartesano.