Scatta il 6 luglio il Tax free day per gli imprenditori ferraresi. Quel giorno infatti, con le loro aziende o attività autonome, smetteranno di lavorare per pagare tasse e tributi, e cominceranno finalmente a lavorare per guadagnare e produrre reddito. È questo il risultato che emerge dall’edizione 2023 della ricerca ‘Comune che vai Fisco che trovi’ realizzata da Cna nazionale. Un imprenditore ferrarese, stabilisce la ricerca, lavora mediamente 188 giorni per pagare tasse e tributi a cui deve versare il 52% dei ricavi aziendali; gli altri 177 giorni rappresentano l’effettivo guadagno (48% del totale) che può essere speso nelle esigenze e nei consumi familiari. Il Total tax rate (cioè l’aliquota fiscale globale) per le imprese del Comune di Ferrara, rapportata al 2022, è pari al 51,5%: con questo risultato Ferrara si piazza al trentesimo posto tra i 114 comuni capoluogo di provincia analizzati dalla ricerca. Il primo della classifica è Bolzano, con un Total tax rate del 46,7% e un Tax Free Day al 18 giugno. Nelle ultime dieci posizioni della classifica figura, tra le altre, Bologna, che si classifica 105esima con un Tax rate del 56,1% e un Tax free day al 23 luglio.
Ma diamo uno sguardo ad altre realtà in Emilia-Romagna. Reggio Emilia si classifica in 16esima posizione con Total tax rate 51,0% e Tax free day il 4 luglio. Modena va ‘peggio’ di noi: il Total tax rate è al 51,8% e il Tax free day sarà il 7 luglio. Ravenna sarà invece 54esima, con un Total tax rate 52,3% e un Tax free day il 9 luglio. La ricerca di Cna registra un miglioramento reale della situazione fiscale delle imprese: per quanto riguarda Ferrara il miglioramento si concretizza in una notevole riduzione del total tax rate rispetto al 2019: all’epoca l’aliquota globale era infatti pari al 58,7%, la città estense si classificava 47esima a livello nazionale e il Tax free day per gli imprenditori ferraresi scattava il 30 luglio. "La nostra ricerca – spiega il direttore di Cna Ferrara Diego Benatti, presente all’iniziativa ufficiale di Roma – dimostra un oggettivo miglioramento della situazione fiscale delle imprese ferraresi e italiane, dovuto anche all’impegno e alle proposte avanzate dall’associazione, in questi anni, a livello nazionale e locale. Resta, ovviamente, molta strada da fare".
Cna, nella ricerca, ha elencato una serie di sette proposte molto circostanziate che puntano a ridurre la tassazione sulle imprese. "Accanto a una seria lotta all’evasione fiscale – riprende il direttore Benatti – chiediamo, ad esempio, che si completi al più presto l’eliminazione dell’Irap, che si introduca un regime di tassazione agevolata per premiare chi investe nella propria impresa personale, che si proceda con la riforma del catasto avvicinando il valore catastale tassato al mutevole valore di mercato degli immobili, che si agevoli il passaggio generazionale delle imprese individuali. Queste e altre proposte possono contribuire a rendere più ragionevole il sistema fiscale italiano che oggi drena una quantità eccessiva di risorse penalizzando le aziende italiane". Insomma, in sostanza la richiesta che arriva a gran voce dal mondo produttivo è quella di avere un fisco il più possibile ‘agile’ e vicino alle imprese.
La ricerca ‘Comune che vai fisco che trovi’ è stata presentata ieri a Roma, nella sede di Cna nazionale da Claudio Carpentieri, responsabile del dipartimento Politiche fiscali dell’associazione: erano presenti il presidente nazionale Dario Costantini, il viceministro dell’economia Maurizio Leo, il senatore della Lega Massimo Garavaglia, il senatore Pd Antonio Misiani e il senatore del M5S Mario Turco.
re. fe.