Il nodo accoglienza Arrivi quadruplicati, sono 150 da inizio anno "Il sistema è saturo"

L’emergenza non si ferma e la prefettura lancia un nuovo appello "Siamo in un equilibrio precario, privati e Comuni ci aiutino". Intanto sono arrivate le prime proposte di appartamenti da affittare.

Il nodo accoglienza  Arrivi quadruplicati,  sono 150 da inizio anno  "Il sistema è saturo"

Il nodo accoglienza Arrivi quadruplicati, sono 150 da inizio anno "Il sistema è saturo"

di Federico

Malavasi

Una Pasqua all’insegna degli sbarchi. L’ondata migratoria sta assumendo sempre più i contorni dell’emergenza e le ricadute iniziano a farsi sentire, a cascata, anche a livello totale. I richiedenti asilo distribuiti sul territorio ferrarese vanno a sollecitare un sistema dell’accoglienza già sotto pressione e ormai – come spiega la stessa prefettura – vicino alla saturazione. I numeri parlano chiaro e non lasciano spazio all’immaginazione. Dall’inizio dell’anno in provincia di Ferrara sono arrivati ben 150 migranti. Le redistribuzioni indicate dal ministero dell’Interno avvengono con la cadenza di due alla settimana, con l’arrivo di nuclei familiari o piccoli gruppi di richiedenti asilo. Nel complesso, a livello provinciale sono attualmente ospitate 820 persone negli alloggi e nelle strutture adibite al servizio.

Si tratta di un numero in sensibile crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Su scala nazionale parliamo di arrivi quasi quadruplicati. In proporzione e sulla base della logica della redistribuzione sui territori, è legittimo pensare che anche a livello locale il numero di arrivi sia triplicato o addirittura quadruplicato rispetto ai primi mesi del 2022. A ieri mattina, a livello nazionale il numero di sbarchi era a quota 31.292 contro i 7.928 dello stesso periodo del 2022 e gli 8.805 dei primi mesi del 2021. Nel solo fine settimana di Pasqua si sono registrati più di duemila approdi, con 806 arrivi nella giornata di sabato, 1.309 il giorno di Pasqua, altri 54 per Pasquetta e 213 nella sola giornata di ieri.

Insomma, si tratta di cifre importanti e che non si vedevano da parecchio tempo, almeno da prima dell’emergenza pandemica che ha avuto ovviamente ripercussioni anche sulle partenze e sui viaggi per mare. La prefettura è ben consapevole del problema sta mettendo in campo tutte le risorse a disposizione per farvi fronte. Strumenti che però a breve potrebbero non essere più sufficienti, soprattutto se il trend continua a crescere con questa costanza. "Gli arrivi sono costanti, due volte a settimana – ha spiegato il prefetto Rinaldo Argentieri dopo avere consultato gli ultimi aggiornamenti del Viminale sull’emergenza –. Stiamo andando avanti su un equilibrio precario e instabile. Al momento riusciamo ancora a reperire qualche alloggio sparso sul territorio provinciale. Questo ci permette di coprire gli arrivi che ci vengono preannunciati da Roma. Ma siamo sul filo. Presto potremo avere difficoltà a gestire il problema". Gli ultimi arrivi a Ferrara sono proprio di queste ore, un nucleo familiare atteso tra ieri e stamattina. "Riusciremo ad accoglierlo con grande sforzo – aggiunge l’inquilino di palazzo Giulio d’Este –, ma poi ce ne saranno altri da sistemare". La stella polare dell’accoglienza nel Ferrarese rimane quella dei piccoli nuclei, con lo scopo di evitare grossi centri di assembramento con tutte le conseguenze che ne derivano. Per questo il prefetto Argentieri continua a puntare sulla soluzione degli appartamenti piuttosto che sui grandi hub. Un primo appello in questo senso lo aveva già lanciato nelle scorse settimane, quando l’emergenza stava già assestando duri colpi alla macchina dell’accoglienza. In quell’occasione, il rappresentante del governo sul territorio chiese ai privati che hanno appartamenti vuoti di metterli a disposizione della prefettura per aiutare a gestire i flussi. Alcune risposte sono già arrivate. "Abbiamo avuto alcune disponibilità di appartamenti – ha affermato Argentieri –. Non sempre c’è stata la possibilità di concludere, ma in alcuni casi abbiamo stipulato contratti di locazione. Si è trattato di un gesto che ho molto apprezzato e per il quale ringrazio i cittadini. È stato un importante segno di attenzione nei nostri confronti".

Il prefetto lancia ora un nuovo appello, indirizzato sia ai cittadini che hanno a disposizione appartamenti o alloggi sfitti, sia ai sindaci del territorio. ""Ho spiegato la situazione – ha precisato – e ho chiesto anche a loro di fare tutto il possibile affinché il sistema dell’accoglienza abbia a disposizione qualche casa in più, naturalmente a canone di mercato e con tutte le garanzie del caso. Non chiediamo regali a nessuno. Confido che i Comuni ci diano una mano a fare in modo che questo precario equilibrio tra disponibilità e arrivi continui a mantenersi".