"Il nuovo Canalazzo creerà l’area insalubre"

Cento, esponenti della minoranza e dei cittadini contro il progetto: "Si tratta di un’opera peraltro del tutto inutile"

"Il nuovo Canalazzo creerà l’area insalubre"

Salgono le proteste per la realizzazione del nuovo Canalazzo

CENTO

Torna al centro dell’attenzione la realizzazione del nuovo Canalazzo ed è chiaro il ‘no’ dei partiti del centro destra nei confronti del progetto. "Sono state molte le iniziative promosse da numerosi cittadini in dissenso al progetto esecutivo realizzato dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara e condiviso dal Comune – dicono in una nota congiunta - nell’ambito degli interventi strutturali per la messa in sicurezza idraulica dell’area centese. In più occasioni si è evidenziato l’inutilità di questo intervento che, al di là della modifica strutturale del nostro secolare territorio , oltre a creare una zona particolarmente insalubre, non raccoglierebbe nessun tipo di acqua alluvionale in quanto la zona designata per l’opera, a Ovest di Cento, è quella più alta del territorio. Sarebbe sufficiente effettuare la necessaria e periodica manutenzione dei canali esistenti per evitare gli allagamenti che Cento ha subito in questi anni". E l’azione. "Nonostante le continue e motivate osservazioni al progetto, dopo 18 mesi di silenzio, il 3 luglio è stato depositato all’albo pretorio del Comune il progetto esecutivo con possibilità, entro 60 giorni, di presentare osservazioni scritte – proseguono - abbiamo dunque sottoscritto e protocollato un documento tecnico con le osservazioni e stessa cosa hanno fatto gli abitanti di via Buonarroti, frontisti dell’ipotetico canale e i proprietari del terreno su cui è stato tracciato il percorso". Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, condividono il dissenso popolare e manifestano notevoli perplessità in merito alle finalità e al finanziamento dell’opera. "La realizzazione del canale non è tra gli interventi che nel 2003 la Regione ha definito come prioritari per la riduzione del rischio idraulico del bacino del Reno e del centese – dicono - Prima di proporre e realizzare tale opera è necessario dare compimento agli interventi indicati nello Psai, tra cui la cassa di espansione del Samoggia per laminare 17 milioni di mc di acqua, della quale non si tiene conto progettando il Canalazzo". E proseguono. "Il costo per il nuovo canale è di 5.200.000 euro di cui 4.800.000 finanziati dalla Regione per interventi strutturali per la sicurezza idraulica del centese – aggiungono - mentre dalla relazione dell’opera emerge che il nuovo canale è un ulteriore stralcio e i restanti 400mila euro coperti da contributo comunale già stanziato ma per la bonifica del Guadora. Infine, i criteri di progettazione e dimensionamento dell’opera, considerano un tempo di ritorno di 20 anni, non coerenti con il mutato regime meteorico-idraulico in atto. L’opera, poi, non è stata inserita tra gli interventi prioritari né del Psai 2002 né nel Piano Speciale Preliminare per la Ricostruzione dopo l’alluvione 2023 e ne riteniamo dunque ingiustificato l’utilizzo di fondi pubblici".

Laura Guerra