Fratelli d’Italia con i suoi rappresentanti in consiglio comunale Francesca Caldarone, Alessandro Guaraldi e Marco Pettazzoni sceglie la via dell’astensione sulla proposta di modifica al Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e allo Statuto comunale, segnalando con fermezza le criticità ancora presenti, pur riconoscendo alcuni spunti positivi emersi nel dibattito. "Durante l’ultima seduta abbiamo scelto di astenerci sulle proposte di modifica di statuto e regolamento per motivi ben specifici che crediamo debbano esser valutati dall’amministrazione – spiegano i consiglieri di F’dI –. Siamo comunque contenti del confronto avvenuto in commissione, le proposte che abbiamo avanzato sono state in parte ascoltate, segnale positivo, ma non sufficiente per un voto favorevole". E spiegano i motivi.
"Le principali criticità che non sono state risolte sono legate con forza al ruolo del consigliere di opposizione – dicono –. Sono stati infatti ridotti i question time da uno ogni tre mesi ad ’almeno uno all’anno’, inoltre i tempi di trattazione non sono aumentati, sarebbe stato un compromesso a nostro avviso giusto. Un’altra criticità è legata alle assenze, infatti con il nuovo regolamento i consiglieri potranno decadere con più di tre assenze non giustificate non consecutive in sei mesi, prima erano necessari sei mesi di assenze. Capiamo l’importanza del ruolo del consigliere, ma crediamo che la consecutività delle assenze sia l’effettiva dimostrazione di disinteresse da parte del consigliere, inoltre risulterebbe molto più semplice la verifica delle assenze. Non capiamo la necessità di togliere questa consecutività, sapendo che una semplice motivazione per lavoro non basta, non bisogna, a nostro avviso, incidere così pesantemente sui lavoratori in un territorio che sappiamo aver una forte incidenza di lavori stagionali".
E concludono: "Oltre alle criticità evidenziate non è stata aggiunta al regolamento la nostra richiesta di poter votare le delibere con più punti per ‘parti separate’, a nostro parere essenziale per poter votare in modo più preciso le delibere stesse, senza creare fraintendimenti spesso usati per fare pura propaganda. Allo stesso modo vediamo negativamente il cambiamento inserito sull’ordine dei lavori, ora gli ordini del giorno non verranno più obbligatoriamente trattati come primi punti. Tutti questi passaggi non vanno nella direzione della tutela dell’opposizione".