
Il Palio diventa Fondazione. Tradizione e crescita con lo sguardo al futuro. Il Comune: "Giorno storico"
L’Ente Palio si è ufficialmente trasformato in Fondazione Città di Ferrara Ets, in memoria di Guido Angelo Facchini e Nino Franco Visentini. Lo storico passaggio è avvenuto ieri sera in Comune con il vicesindaco e assessore al Palio, Nicola Lodi, con i soci dell’Ente, poi il presidente Nicola Borsetti, Laura Facchini (nipote di Facchini) e i familiari di Visentini. Dieci gonfalonieri e un gruppo di musici e sbandieratori hanno reso omaggio alla serata con uno spettacolo celebrativo ai piedi dello Scalone, condividendo con la cittadinanza la trasformazione significativa per il mondo del Palio. L’assemblea dei presidenti ha segnato l’ultima riunione dell’Ente, sancendo il passaggio formale in Fondazione.
"È con grande soddisfazione che vediamo il Palio, un importantissimo tassello della nostra identità, raggiungere un punto di svolta nella sua storia, che è anche quella della città di Ferrara – così il sindaco Alan Fabbri –. Dopo un lungo percorso, siamo riusciti a trasformare in realtà questo progetto ambizioso. Il Palio non è solo una manifestazione, ma rappresenta tradizioni secolari ed è sinonimo di appartenenza. Grazie alla trasformazione, – continua Fabbri – la Fondazione si apre a nuovi orizzonti, con nuove opportunità di
crescita nel futuro prossimo". Grande la soddisfazione espressa anche dal vicesindaco Lodi: "Questa sera (ieri per chi legge, ndr) – dice – si fa la storia della città. L’idea di trasformare l’Ente in Fondazione è stata in cantiere per 20 anni e noi ci siamo riusciti in 365 giorni. Da inizio mandato, ho sempre detto di voler dare più risalto e una rinnovata dignità a un patrimonio preziosissimo. Grazie a questa trasformazione, portiamo il mondo Palio al prestigio che si è sempre meritato. La manifestazione rappresenta un evento culturale di grande spessore e rilevanza sociale e turistica e contribuisce al rafforzamento del sentimento identitario della cittadinanza. Il l Palio è Ferrara, due realtà che non possono prescindere l’una dall’altra".
"Con grande emozione – l’aggiunta del presidente Borsetti – accolgo il raggiungimento di questo traguardo storico. Il passaggio da ente a fondazione permetterà sicuramente alla nostra realtà di avere da una parte una struttura più solida, organizzata, efficiente e dall’altra un futuro roseo, in costante crescita e ricco di importanti opportunità e sfide". La trasformazione è il risultato di un lungo processo di studio e pianificazione. La Fondazione, sottolinea una nota del Comune, "offre nuove opportunità, tra cui una gestione più snella dell’ex ente e una maggiore capacità di attrarre sponsorizzazioni e collaborazioni economiche e socio-culturali". La Fondazione adotta una forma giuridica che consentirà poi la partecipazione di soggetti pubblici e privati per il perseguimento di finalità di interesse pubblico e non lucrativo. Questo modello coniuga le caratteristiche della fondazione tradizionale con quelle dell’associazione, "permettendo l’ingresso di nuovi soci anche dopo la sua costituzione". La Fondazione, concludono in corso da Palazzo municipale, "si impegna a celebrare la storia estense, rievocando gli antichi fasti e splendori di Ferrara attraverso manifestazioni ispirate alla tradizione, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza di una parte di storia fondamentale per la città".
r.c.