FRANCESCO FRANCHELLA
Cronaca

Il patrimonio restituito. Pronta Palazzina Marfisa: "Un nuovo percorso più accessibile a tutti"

Il 5 settembre verrà riaperta la struttura dopo i lavori da oltre un milione "È stato preservato il complesso architettonico, adeguato ai tempi" .

Il 5 settembre verrà riaperta la struttura dopo i lavori da oltre un milione "È stato preservato il complesso architettonico, adeguato ai tempi" .

Il 5 settembre verrà riaperta la struttura dopo i lavori da oltre un milione "È stato preservato il complesso architettonico, adeguato ai tempi" .

Il prossimo 5 settembre, dopo importanti interventi di consolidamento strutturale, di adeguamento impiantistico e riallestimento museale, sarà restituita alla città Palazzina Marfisa d’Este. Il progetto, ideato e coordinato dal Servizio Beni Monumentali, dal Servizio Musei d’Arte e dalla Fondazione Ferrara Arte, di concerto con la competente Soprintendenza, ha avuto come obiettivo la valorizzazione del complesso storico, preservandone l’identità architettonica e decorativa ed adeguando gli spazi alle esigenze di conservazione e fruizione contemporanea.

Come annunciato ieri, alla prima conferenza pubblica di presentazione dei lavori eseguiti, l’importo dei lavori eseguiti ammonta a oltre 1.170.000 euro, mentre per il nuovo percorso museale l’allestimento è costato circa 170mila euro. "Sono questi anni importanti per lo straordinario patrimonio artistico della nostra città – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli – i lavori post sisma hanno comportato chiusure dolorose ma le riaperture, come quella di Schifanoia, restituiscono alla città, musei completamente rinnovati, con nuovi allestimenti che consentono la migliore valorizzazione delle collezioni, con un’attenzione specifica all’accessibilità largamente intesa. Dopo Palazzina Marfisa saranno riaperti il Museo del Risorgimento e della Resistenza ed il complesso di Palazzo Massari".

Uno dei principali temi affrontati dagli interventi è quello (attualissimo) dell’accessibilità, per cui sono stati fatti importanti interventi, rendendo l’edificio di fatto accessibile a tutti: "Si può e si deve migliorare l’esperienza del pubblico tenendo conto delle necessità di chiunque – ha detto Ethel Guidi, dirigente del Servizio Musei d’Arte –. Il tema dell’accessibilità è un tema di civiltà. Questa esperienza ci ha lasciato soprattutto questo: pensare le cose per tutti, sin da subito".

Tornando sulle cifre, 147mila euro di fondi comunali sono stati stanziati per interventi di manutenzione e restauro sugli arredi storici e sulle opere d’arte (dipinti, sculture, strumenti musicali…), in accordo con Bper, proprietaria della collezione. Il nuovo allestimento – hanno spiegato i conservatori dei Musei d’Arte Antica, Francesca Acqui e Romeo Pio Cristofori, insieme a Lucia Angelini, architetto della Fondazione Ferrara Arte – rispetterà la storia dell’edificio, le tracce lasciate dalle trasformazioni del primo Novecento. In particolare, quelle promosse da Nino Barbantini, grande protagonista della musealizzazione della Palazzina negli anni Trenta.

Un percorso, teso a valorizzare anche le collezioni civiche, porterà il visitatore alla scoperta di dipinti, arredi, ceramiche e oggetti d’epoca, in un armonioso dialogo tra il progetto originario di Barbantini e nuovi apparati espositivi. Il percorso, in particolare, si snoderà tra la Sala delle Imprese, la Loggetta dei Ritratti, la Sala di Fetonte, Sala dei Banchetti, lo Studiolo, la Sala Grande, la Sala del Camino, quella degli Armadi, che completa il percorso.