di Federico Di Bisceglie
Ha tutto il sapore della polemica pre-ferragostana, quella tra il docente Unife Gianfranco ‘Giangi’ Franz e il sindaco Alan Fabbri. Un po’ provocazione, un po’ dejà vu. Sì, perché non è il primo ‘scontro’ – via social – tra i due. A scatenare la polemica è stato proprio un post del docente che, invitato a presentare il suo libro a Scortichino alla festa de L’Unità, ha scritto: "Per chi abita in zona, ad eccezione di GrazieAlan, ci vediamo lì (al campo sportivo di Scortichino, ndr) all’ora di cena". Il passaggio sul sindaco di Ferrara è stata la benzina sul fuoco. "Il ‘democratico’ docente Unife, Giangi Franz avrebbe forse voluto lasciar fuori dalla porta chi mi sostiene, nonostante fosse in un luogo pubblico – scandisce il primo cittadino –. Scuse sarebbero doverose, anche dal segretario Pd locale".
"Secondo questo autore – prosegue Fabbri in un comunicato – chi la pensa diversamente da lui dovrebbe quindi star fuori da una struttura comunale? Complimenti. Franz, nascondendosi (forse) dietro una dubbia ironia, rivela la sua ‘vera natura’ democratica. Fossi nel segretario locale del Pd prenderei le distanze. Anzi, scuse, ribadisco, sarebbero doverose, perché non ci si può ‘impossessare’ di strutture pubbliche, in concessione dal Comune, pretendendo di fare la cernita degli ingressi". Qualcuno, sostiene Fabbri, "ha chiesto conto al professor Franz delle sua frasi, e lui si è difeso sottintendendo, senza mezzi termini, che gli sto sulle scatole". "Me ne farò una ragione – sottolinea il primo cittadino –. Non lo facesse per riguardo nei miei confronti, ma almeno per riguardo degli abitanti di Scortichino, che sono proprietari di quel luogo e che non meritano che arrivi qualcuno a dettare nuove regole sugli accessi in casa loro. Del resto, non ci saremmo aspettati niente di diverso da chi non è nuovo a gaffe e tristi ‘performance’ social".
E qui il riferimento è al famigerato post del 2019, scritto da Franz, a seguito del quale si consumò una polemica sanguinosa. "A novembre 2019, durante il dramma dell’acqua alta a Venezia (che allagò piani terra abitati, chiese, musei, biblioteche, attività commerciali, servizi) – ricorda Fabbri – Franz attaccò con inaudita violenza verbale i veneti, salvo poi dover fare marcia indietro, scusandosi. Così scrisse in quell’occasione: ‘Sarò duro. Nessuna compassione per Venezia o per i veneti. Il Veneto è la regione con la più alta evasione fiscale. In Veneto la Lega governa da 30 anni, rubando o permettendo la corruzione mostruosa praticata da Galan e da Forza Italia. Proprio nessunissima solidarietà. Anche perché vogliono l’autonomia. Vero? E allora se la cavino da soli’. Ogni ulteriore commento è superfluo".
Contattato dal Carlino, Franz spiega la natura del post. "Pur ribadendo che non mi avrebbe fatto piacere che ci fosse Fabbri alla presentazione del libro – dice – non pensavo che il mio post potesse suscitare tutto questo dibattito. Era una battuta, ironia. Anche perché pare che il sindaco passi tanto tempo a Scortichino. Ma evidentemente non gli piacciono le critiche, benché ironiche". Sull’utilizzo degli spazi pubblici, Franz è chiaro: "Gli edifici comunali – chiude – sono dei cittadini, non degli amministratori. Evidentemente Fabbri ha un’idea diversa della gestione del patrimonio pubblico".