
Applausi per salutare il numero uno uscente, cui succede Jessica Morelli. Sviluppo, infrastrutture, intelligenza artificiale, identità e territorio. Tanti gli elementi emersi nel confronto introdotto dal direttore Carion.
È una standing ovation ad accompagnare il passaggio di testimone al vertice provinciale di Cna. Davide Bellotti (cui succede Jessica Morelli) lascia dopo otto anni accompagnato da un applauso scrosciante di una platea che gli tributa un omaggio tanto spontaneo quanto emozionante. Il suo intervento, salutato con grande entusiasmo anche dal presidente nazionale dell’associazione Dario Costantini (che ha poi fatto l’intervento conclusivo indicando le traiettorie prioritarie per Cna a livello nazionale ed europeo), è prodromico al momento centrale della giornata. Il dibattito con il presidente della Regione Michele de Pascale, con la rettrice di Unife Laura Ramaciotti, il vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara-Ravenna nonché amministratore unico di Sipro Paolo Govoni, il presidente regionale di Cna Paolo Cavini e l’assessore del Comune di Ferrara, Francesco Carità. Sviluppo, infrastrutture, intelligenza artificiale, identità e territorio. Tanti gli elementi emersi durante il confronto moderato dal capo della redazione del Carlino, Cristiano Bendin e da Francesco Dondi della Nuova Ferrara, introdotto dal direttore di Cna Matteo Carion e dai saluti del presidente della Provincia, Daniele Garuti. "La Regione – dice de Pascale – ha anticipato le risorse per la progettazione della Statale 16, ma ora occorre uscire dalla via crucis che abbiamo affrontato. Si tratta di un’infrastruttura fondamentale per questo territorio, così come l’A13 e la A 14, anche in ottica di sviluppo della Zona Logistica Semplificata". Dal porto di Ravenna a Ferrara. Per il governatore il ruolo dell’artigianato come motore economico della regione è fondamentale "e si riflette anche in altri settori, a partire da quello turistico". A questo in qualche modo si lega il ragionamento di Govoni che ribalta la narrazione di Ferrara come fanalino di coda dell’Emilia-Romagna. "Questo territorio – spiega – ha un forte grado di attrattività da parte degli imprenditori e uno degli obiettivi che ci poniamo come Sipro è proprio quello di lavorare a questi contatti". In ossequio al principio che "o siamo utili o perdiamo la nostra ragione di essere", il neo amministratore unico traccia una traiettoria molto precisa sull’approdo che avrà il suo impegno. "L’obiettivo – prosegue – è quello di lavorare in stretta sinergia con gli amministratori locali di tutto il territorio, creando connessioni virtuose anche sul versante delle associazioni di categoria". Il tutto rafforzato "un rapporto stretto con la Camera di Commercio Ferrara-Ravenna". Un tema che coinvolge anche il presidente regionale dell’associazione. "Il compito delle amministrazioni – scandisce – è quello di ascoltare le pmi e di creare le condizioni affinché l’artigianato e le piccole e medie imprese possano continuare a svolgere il loro ruolo nella maniera migliore, anche in termini di vocazione sociale e di coesione. Nelle aree interne, di cui la nostra Regione abbonda, ci sono solo le Pmi". A proposito di misure per il territorio è Carità che entra nel merito delle scelte fatte dal Comune in sinergia con la Regione sugli hub urbani. "Abbiamo individuato due aree in città e in periferia – così l’assessore – che entreranno in questo progetto degli hub urbani. Un esempio concreto di collaborazione fra istituzioni del territorio, che rappresenta un antidoto significativo al problema della desertificazione commerciale. Ora, dobbiamo lavorare tutti assieme, oltre le casacche ideologiche anche per intercettare al meglio le opportunità sancite dalla Zls". Sullo sfondo di questo contesto, esistono altre due sfide: quella di trattenere i giovani sul territorio e quello dell’Intelligenza Artificiale. È la rettrice Laura Ramaciotti a mettere a fuoco i temi. "La sfida di trattenere i talenti – scandisce – è una fra le principali che ci poniamo come ateneo. Noi contiamo su una platea di studenti che si laurea a un’età inferiore alla media nazionale e regionale. Per essere attrattivi e cogliere le sfide del futuro, stiamo lavorando su corsi ad hoc legati all’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di essere sempre più connessi alla data Valley". Perché, per dirla con le parole di de Pascale, "se Milano è produttività, Bologna è supercalcolo". Ma si deve passare per Ferrara.
f. d. b.