"Il procuratore capo ha numeri sbagliati"

Il sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi, replica alle accuse di "aver disatteso" il grido di allarme sulla carenza di personale.

di Cristina Rufini

FERRARA

I numeri di solito non sono opinioni, ma dati oggettivi. Tra il procuratore capo di Ferrara, Andrea Garau e il sottosegretario al ministero della Giustizia, Vittorio Ferraresi, però non c’è intesa su dati oggettivi e percentuali. E così alle protesta, decisa e pubblica, di Garau sulla carenza di personale amministrativo, è arrivata la replica articolata del sottosegretario Ferraresi. Che, di fatto contesta i numeri forniti dal capo della Procura estense. "I dati riportati non corrispondono allo stato attuale delle cose – scrive Ferraresi in una lunga nota – a partire dalla mera notazione aritmetica per la quale se la scopertura, come allegato dal procuratore, fosse del 25%, si tratterebbe comunque di un quarto e non di un terzo. È comunque opportuno puntualizzare le informazioni riportate, precisando da subito come ad oggi i dipendenti della Procura siano 24 rispetto a una pianta organica di 29 unità, di modo che la scopertura è del 17,24%, molto inferiore alla media nazionale (25,21%). Negli ultimi anni, peraltro altre due nuovi dipendenti hanno preso servizio nella Procura estense". Altre le cifre fornite dal procuratore Garau durante la conferenza stampa di giovedì, quando nell’annunciare il provvedimento che da lunedì impone, sostanzialmente, la chiusura degli uffici della Procura per alcuni giorni – e la riduzione dell’orario nei giorni di apertura – oltre la sospensione dell’attività per Giudice di pace e procedimenti di archiviazione dei procedimenti penali in corso, ha snocciolato anche i numeri della carenza di personale: "scopertura del 26,5% dell’organico", aggiungendo che l’attuale pianta organica è di 28 unità e una in arrivo, come annunciato dallo stesso procuratore. Con una carenza circoscritta a nove unità.

"Spiace sottolineare, a fronte dei toni assunti nella conferenza stampa – prosegue il sottosegretario – come, ad un esame comparativo, le criticità lamentate dal dottor Garau, sicuramente significative, appaiano inferiori a quelle di molti altri Uffici emiliano-romagnoli. L’organico della Procura di Ferrara risulta, dopo quello della procura di Piacenza, il migliore in Emilia Romagna". Inoltre Ferraresi aggiunge che "nel recentissimo decreto ministeriale di rimodulazione delle piante organiche è stata prevista una unità in più (e analogamente è stato fatto per il Tribunale cittadino) come avevo promesso al procuratore nella mia visita, (anche se le procedure richiedono i tempi necessari visto che nessuno ha la bacchetta magica come avevo già avuto modo di spiegare), che sarà coperta, al pari dell’unica altra vacanza in quel profilo professionale, nell’ambito dell’assunzione di ulteriori 500 assistenti giudiziari disposta con provvedimento del 16 luglio scorso (giovedì, il giorno della conferenza stampa, Ndr). Decisione questa già presa dagli uffici del Ministero prima dell’uscita dell’articolo in questione". Le rilevanti difficoltà, prosegue Ferraresi "sono purtroppo comuni agli altri Uffici della Regione e di tutto il territorio nazionale e, come visto, in via di superamento grazie ad una precisa e fortissima volontà politica. In questi giorni difficili di riapertura dopo i drammi del Covid, occorre ispirarsi alle gestioni virtuose delle pur limitate risorse umane oggi presenti portate avanti, senza clamori mediatici, da altri uffici".

Il sottosegretario non ha mancato di replicare anche al senatore di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni, che sulle carenze della procura ferrarese ha presentato un’interrogazione parlamentare. "Anche in riferimento a quanto scritto dal senatore Balboni, che dopo quasi vent’anni di blocco delle assunzioni di cui dobbiamo ringraziare esclusivamente i governi di centro-destra – aggiunge Ferraresi– che ci hanno portato in questa situazione, il nostro ministero ha posto in essere un poderoso piano assunzionale, rinforzato dalle recenti disposizioni del ’DL Rilancio’, che porteranno a breve a quasi diecimila nuovi reclutamenti in tutte le aree professionali, con particolare attenzione ai Distretti dell’Italia centro-settentrionale. Affrettata quindi la conclusione che il Ministero ha disatteso il ’grido di allarme della Procura emiliana".