Caro Carlino, ogni anno il presidente Mattarella premia il mondo del volontariato, un mondo fatto di donne e uomini che, senza nulla chiedere, aiutano con altruismo e abnegazione chi è in difficoltà, nella disabilità o malattia, nelle calamità come terremoti e alluvioni. Lo abbiamo visto a Casamicciola, nelle Marche etc. Ma parallelamente al mondo nobile del volontariato è cresciuto quello meno nobile (ma assai costoso per ‘pantalone’) del popolo che prende l’assegno di Stato (Rdc) per restare inattivi accampando vari motivi: lavoro mal pagato e lontano da casa, precario, e dunque meglio stare a casa col Reddito, magari integrando col lavoro nero. È chiaro che sostenere chi non può lavorare è dovere di uno Stato civile (accade in tutta Europa), ma dare il Reddito a chi si presenta allo sportello con documenti falsi (italiani e stranieri), a chi lavora in nero, e ai tanti furboni che popolano il Paese, questo succede solo in Italia, ci rende lo zimbello d’Europa e ha precise ricadute. Primo, va a togliere risorse a chi ne ha veramente bisogno. Secondo, lo Stato e la burocrazia sono fuori controllo. Terzo, va a ingrossare le fila della politica del facile consenso e della comoda poltrona. Nel disastro di Casamicciola abbiamo visto all’opera tanti volontari, ma non mi risulta la presenza di percettori di Rdc che nella zona di Napoli sono molto numerosi. b. b.