REDAZIONE FERRARA

Il Santuario della Pioppa e la lapide svelata

Bondeno, incluso tra i luoghi del Giubileo. Eros Tartari, appassionato di restauro, ha fatto rinascere la targa da anni illeggibile

Bondeno, incluso tra i luoghi del Giubileo. Eros Tartari, appassionato di restauro, ha fatto rinascere la targa da anni illeggibile

Bondeno, incluso tra i luoghi del Giubileo. Eros Tartari, appassionato di restauro, ha fatto rinascere la targa da anni illeggibile

La lapide svelata. Il Santuario della Madonna della Pioppa di Ospitale è stato incluso tra i luoghi del ‘Giubileo 2025’ e per l’occasione Eros Tartari, bondenese, ora in pensione, appassionato del restauro conservativo e filologico, ha riconsegnato alla storia una lapide, che da anni era illeggibile. Si può leggere adesso sulla parete che si trova sul lato destro della chiesa.

"Il recente restauro della lapide, in occasione del Giubileo, portato a termine da Eros Tartari ha restituito il testo originario ed il significato commemorativo – racconta l’architetto e storico di Bondeno Andrea Calanca –. L’iscrizione, datata 12 giugno 1904, ricorda l’ importante figura di monsignor Vincenzo Santini parroco di Ospitale dal 1836 al 1890 e Canonico Onorario della Cattedrale di Ferrara. Animato dalla sua devozione alla Madonna e da un particolare impegno nei confronti della sua parrocchia – spiega Calanca – portò a termine, dopo non poche difficoltà, la costruzione del Santuario nel 1857, ma anche del campanile della chiesa parrocchiale, l’oratorio della Confraternita del Santissimo Sacramento. Si prodigò, presso il Comune di Bondeno, per ottenere la costruzione del vecchio cimitero, ora demolito, sui terreni dell’attuale proprietà Fornasari ai piedi dell’argine del Panaro". Morto il 18 dicembre 1890 all’età di 87 anni, Santini, come ricorda Calanca "fu molto amato dalla popolazione e stimato dai suoi colleghi – sottolinea - come appunto attesta la lapide voluta dai suoi allievi e che fa coppia con altra lapide collocata sul campanile della chiesa parrocchiale che ricorda la sua costruzione".

Eros Tartari, che è membro della Confraternita della Beata Vergine dell’Addolorata, che fa riferimento alla chiesa di piazzetta Cosa ancora chiusa dopo il terremoto, in quest’anno si è prodigato a lungo nella ricomposizione dell’antico archivio che è stato recentemente mostrato al pubblico. Non è tutto. E’ a lui che, nel 2020, si deve il restauro della lapide in marmo, di piazza Garibaldi, dedicata a Teodoro Bonati. Una passione gratuita e generosa verso il suo paese che, in occasione della lapide del santuario, unisce storia e spiritualità.

In quest’anno Santo, il santuario della Madonna della Pioppa di Ospitale si offre ai pellegrini come rifugio dell’anima, nel silenzio delle campagne, lontano dalle grandi folle, nella semplicità che ricorda la sua storia. E come si legge sulle informazioni ai pellegrini: "Chi varcherà la soglia di questo santuario nel 2025 troverà forse qualcosa di inaspettato: non solo l’indulgenza giubilare, ma anche quella pace profonda che solo i luoghi autenticamente sacri sanno donare. Un luogo dove il tempo si dilata, dove lo spirito trova spazio per respirare, dove il pellegrino moderno può riscoprire il valore della lentezza e della contemplazione".

Claudia Fortini