
Il sottosegretario Andrea Delmastro
Ferrara, 19 aprile 2025 – Sul carcere di Ferrara, l’attenzione del governo è massima. Dagli organici al nuovo padiglione, siamo pronti a intervenire efficacemente. A breve verrò di persona per una visita all’istituto, assieme al senatore Alberto Balboni che puntualmente mi aggiorna sull’evoluzione della situazione. A parlare, nel giorno della visita della delegazione di Camera penale e Aiga all’Arginone, è il sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove.
Sottosegretario, a più riprese sono arrivate – anche di recente – segnalazioni di preoccupazione sul sovraffollamento dell’Arginone. Che piano sta adottando il governo per far fronte a questo tema reale?
"Veniamo da un ventennio di assenza di politiche sul versante carcerario. Questo governo, in due anni e mezzo, ha predisposto un piano per recuperare qualcosa come settemila posti a livello nazionale nominando fra l’altro un commissario per seguire al meglio l’evoluzione del progetto. Oltre ai piani di recupero degli immobili già esistenti, con manutenzioni ordinarie e straordinarie negli istituti che sono stati danneggiati negli ultimi anni. A questo vanno aggiunte – come nel caso di Ferrara – realizzazioni ex novo di padiglioni carcerari che implementeranno la disponibilità di posti negli istituti penitenziari."
A proposito del nuovo padiglione previsto a Ferrara, all’indomani della presentazione del progetto sono sorti alcuni dubbi circa l’ubicazione della struttura che impatterebbe su alcuni spazi usati dai detenuti per le attività. Come vi state muovendo?
"Certamente terremo conto delle segnalazioni che ci giungeranno. Ma va precisata una cosa: questo governo si sta impegnando concretamente per la risoluzione del problema del sovraffollamento carcerario. Un fenomeno grave per la cui correzione occorrono misure reali e non chiacchiere benaltriste. Fra il 2026 e il 2027 Ferrara avrà un nuovo padiglione che aumenterà sensibilmente la disponibilità di posti nel carcere. E questo mi pare piuttosto rilevante."
In termini di organici, come ha segnalato anche il senatore Balboni, in occasione delle ultime assegnazioni non siamo stati particolarmente ascoltati. Possiamo sperare che qualcosa cambi?
"Certamente. Posso già dire che a maggio arriveranno due sovrintendenti, una figura chiave per gli istituti penitenziari. A stretto giro finirà anche il concorso per gli ispettori: anche su questo versante avremo un occhio di riguardo per Ferrara."
Di agenti ne arriveranno?
"In questo momento è in chiusura il 185esimo corso di agenti di polizia penitenziaria bandito, a livello nazionale, per 2.500 unità. Questo significa che all’Arginone, tra settembre e ottobre arriveranno almeno una decina di nuove unità per potenziare l’organico. Non solo. Il governo ha già finanziato il 186esimo corso per nuovi agenti. Anche da lì, sicuramente verranno attinte risorse umane da destinare a Ferrara."
In premessa lei ha accennato alla volontà di venire personalmente all’Arginone. Ci sa darà un’indicazione di massima su quando avverrà la visita?
"A stretto giro. Durante questi poco più di due anni di governo ho visitato tantissime realtà penitenziarie sparse per tutto lo Stivale. La mia volontà è quella di andare in tutte. Presto quindi sarò a Ferrara, concorderò la visita con il senatore Balboni che mi tiene costantemente al corrente di quanto accade all’Arginone."