"Il super Green pass sarà un bene per tutti Perderemo clienti, ma almeno non si chiude"

Baristi e ristoratori favorevoli alle misure per scongiurare un’altra serrata. Per chi ha solo il tampone, consumazione al bancone o fuori dal locale

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di Matteo Radogna

Il Green Pass diventa Super. L’ennesima novità, in vigore da oggi, non comporterà soltanto limitazioni. I titolari dei ristoranti, ad esempio, potranno di nuovo organizzare le prenotazioni senza il limite del numero di persone allo stesso tavolo. I bar, forse, i più danneggiati: i clienti con il tampone non potranno sedersi ma consumare al bancone o all’aperto. Per i cinema, invece, cambia poco: la stragrande maggioranza dei clienti erano perlopiù vaccinati e, quindi, le sale perderanno una piccola percentuale rappresentata da quelli che hanno soltanto il tampone. Da oggi, in ogni caso, il certificato verde prende due forme. Per vaccinati e guariti c’è il Super Green Pass, per chi ha scelto di non vaccinarsi resta il Green Pass che si ottiene con il tampone negativo, antigenico valido 48 ore o molecolare che ne vale 72. Le norme sono per ora valide fino al 15 gennaio e il mancato rispetto delle regole comporta una multa da 400 a mille euro.

Il primo ha ‘più potere’ del secondo. Con il modello base, già in zona bianca, si può andare al lavoro e diventa necessario averlo per salire sui mezzi di trasporto compresi i mezzi pubblici locali, finora esclusi, e andare in albergo. Si può andare in piscina e palestra, entrare negli spogliatoi, prendere gli impianti sciistici. Per quasi tutto il resto serve il Super Green Pass che ha una validità di 9 mesi dall’ultima somministrazione o dal certificato di guarigione. Non serve scaricarlo nuovamente, per chi è vaccinato o guarito, il codice si aggiorna automaticamente. È l’app Verifica C19 a riconoscerne la validità. Con questo certificato rafforzato si va al ristorante al chiuso, al cinema, a teatro, allo stadio e in discoteca. Insomma, per i vaccinati sarà un ‘vero’ Natale. Ma anche per i titolari delle attività.

La conferma arriva da un ristoratore storico come Giorgio Moretti, proprietario de ’La Provvidenza’: "L’anno scorso ci fecero chiudere a ridosso del Natale e l’approvvigionamento, effettuato in funzione delle festività, andò in fumo. Le nuove regole hanno lo scopo di evitare un altro Natale con la serrata delle attività come la nostra. Per di più non avrò più il limite del distanziamento e del numero delle persone allo stesso tavolo. Sono quindi favorevole al Super Green Pass. Non ne faccio poi soltanto una questione economica: va salvaguardata la salute di tutti". Valeria Villotti del bar pasticceria ‘Habitué’, è già pronta: "Sono d’accordo con queste regole – sottolinea – e l’app di verifica è già aggiornata. Per i clienti non c’è alcuna seccatura: sono loro a volte che ci chiedono di essere controllati. Noi, come di consueto, applicheremo le regole". Francesco Maramini è un cliente del bar vaccinato: "Vanno bene le regole, però le restrizioni mi sembrano sempre un modo per spostare il problema. Mi riferisco al fatto che dobbiamo essere tutti vaccinati e quindi bisogna velocizzare le procedure affinché sia il più possibile accessibile il siero".

Valeria Bertelli non usa mezzi termini: "Non amo i ‘no vax’. Il 13 dicembre io farò la terza dose. Il Super Green Pass? Sono favorevole". Antonio Pigozzi del Caffé pasticceria del Corso sottolinea l’unica differenza rispetto alle regole precedenti: "Chi ha fatto solo il tampone può consumare al bancone o fuori. Ma al di là dell’aspetto commerciale, è giusto vaccinarsi". La presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio Simona Salustro, per quanto riguarda i cinema, non vede grossi colpi di scena: "Una piccola minoranza dei clienti non era vaccinata, ma la stragrande maggioranza sì. Le regole evitano altre chiusure e, quindi, ben vengano". Per Massimiliano Tassinari della pasticceria Roverella l’unico problema è il controllo quando il flusso dei clienti aumenterà durante il Natale: "Sarà un aggravio di lavoro, ma è giusto che la gente si vaccini. Lamentele da parte dei clienti? Non ne abbiamo avute". Lo sdoppiamento del Green Pass, quindi, non fa paura ai commercianti. L’unico timore è dover chiudere di nuovo. E allora ben venga il Super Green Pass.