Il triste anniversario Carife "Sette anni senza risposte"

La lettera del Movimento risparmiatori traditi e il ricordo dell’attivista Luca Lolli "Siamo sconcertati. Al Governo chiediamo la ripartizione dell’avanzo Fir"

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di Federico Di Bisceglie

Nel nome di Luca. Oltre allo sdegno, alla rabbia e al malcontento (legittimo, mai sopito) c’è un ricordo commosso di un "grande registra delle nostre battaglie" nella lettera inviata da Giovanna Mazzoni per conto del Movimento Risparmiatori Traditi. Oggi, per chi ha buona memoria, infatti, ricorre il settimo anno dalla ’risoluzione’ di Carife. "Siamo sempre più sconcertati – scrivono i risparmiatori – . Non si sa chi ha preso soldi a prestito e non li ha restituiti alla nostra banca. Abbiamo sopportato il declassamento dei crediti della nostra banca al 17,30% in base alla precedente esperienza slovena di Bail-in, ma quella percentuale non è mai stata verificata". "Il silenzio dei commissari liquidatori – spiegano dal Movimento – indica apatica inerzia, dop che il loro intervento in due anni ha quintuplicato le perdite. B-per, che ha comprato la banca per un euro nel 2017 macina profitti senza mai far riferimento a quanto è entrato nel suo patrimonio".

La via crucis. "Chi di noi ha fatto domanda al Fondo Interbancario Tutela depositi e al Fir – proseguono – ha recuperato qualcosa. I soliti noti candidati di lungo coro e di corso accelerato, all’ultima tornata elettorale, si sono ben guardati dal rievocare la pagina vergognosa del sistema politico bancario". Ma i risparmiatori non si sono dati per vinti. Tanto che, il 14 novembre scorso, "abbiamo chiesto al Governo, al Mef e a tutta la politica di fare chiarezza e che venga prevista nella Legge di Bilancio, per il 2023, la doverosa promessa della redistribuzione dell’avanzo del Fir agli aventi diritto. Noi non scordiamo: il nostro ritorno in piazza sarebbe più che giustificato". Il ricordo di Luca Lolli, le battaglie combattute e quelle ancora da combattere. "A questo settimo anniversario – spiegano i risparmiatori – tanti amici di sfilate e di manifestazioni non ci sono più: consumati dall’età ma più spesso dallo scoramento per l’offesa subita, somatizzata in malattia. Venerdì scorso è mancato Luca Lolli, grande regista delle nostre battaglie animate del comitato ’No Salvabanche’, che hanno allertato i responsabili del’incommensurabile danno arrecato alla provincia di Ferrara e non solo".

"Luca era anziano e un po’ malconcio – scrivono dal Movimento – ma conosceva gente generosa, attiva, giovane e consapevole che noi, popolino di umili mestieri ma di grande responsabilità verso la famiglia e il lavoro, siamo stati stritolati dal sistema di grandi maneggi speculativi globali e dall’omissione di informazione. Con Luca e tanti amici leali siamo scesi in tante piazze d’Italia, perché sapevamo che i portoni dei palazzi del potere sarebbero restati sbarrati per noi delle quattro banche risolte, piccole pulci da schiacciare". "Luca – concludono i membri del comitato, stringendosi alla famiglia – ci ha insegnato che il proprio diritto va difeso, con competenza e verità, tutti insieme, anziani e giovani che costruiscono la storia".