Il varo del Sior Lolo, la Sacca si scopre in barca

Restaurato un bragozzo del secolo scorso, debutta l’acqua turismo

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Col varo di Sior Lolo debutta l’acqua turismo in Sacca. Il sindaco Bugnolo: "Bellissimo evento che guarda al futuro in un’ottica di differenziazione dell’offerta turistica". Maria Bugnoli, l’altro giorno, al Cantiere navale del Delta, ha presenziato al varo di Sior Lolo – dal nome del presunto proprietario – bragozzo del secolo scorso acquistato e restaurato da Ugo Cinti Luciani e Pietro Marangoni. Lunga 9 metri, larga 2 e mezzo, l’imbarcazione porta 8 persone più il conducente. Realizzata nel 1958, a Chioggia, dove è stata acquistata e salvata dalla demolizione, è uno degli ultimi esemplari di bragozzo esistenti. Spiegano Cinti Luciani e Marangoni: "Nell’800 era il mezzo più diffuso nell’Adriatico per trasporto e pesca. Grazie al fondo piatto era adatto alla laguna al mare. Tra Ancona e Trieste se ne contavano un migliaio. Poi, con la motorizzazione, tutto è cambiato". Nata per trasportare botti dalla terraferma a Venezia, Sior Lolo inaugurerà a breve la prima forma di acqua turismo in Sacca. Riqualificata e ammodernata al cantiere navale del Delta grazie alle competenze dei maestri d’ascia, abbellita con disegni di Cinzia Canato, inizierà a breve la stagione turistica nella Sacca. A condurla sarà Marangoni, pescatore. Cinti Luciani si appresta a trasformarsi – con patentino – in ’uomo di mare’.