di Alcide Mosso *
Se fino al 2019 qualche
noto rappresentante della precedente Consiliatura temeva i “poliziotti in assetto antisommossa”, ora il contrasto alla criminalità non vede tregua, in particolare i cani Aaron e Chloe della Polizia Municipale nella lotta allo spaccio di stupefacenti: risultati evidenti anche a chi fino tre anni fa le definiva percezioni. Va anche detto che la maggioranza delle persone percepisce soprattutto l’effetto della microcriminalità: disordine, disturbo delle quiete, imbrattamenti. Il vicesindaco Lodi richiama l’attenzione su via San Romano e centro storico, teatro di frequenti liti, scontri, schiamazzi, vendita di bevande e altri alimenti che proseguono fino all’alba. Spero che le attività di vendita di alimenti, documentate da video con ogni probabilità diffuse dagli stessi avventori notturni, se non rispettano gli orari di chiusura, almeno rispettino le norme igieniche e fiscali e che chi ne ha la competenza si faccia carico delle verifiche del caso.
Va anche detto che il centro cittadino, Darsena, Piazza Ariostea e sottomura, sono teatro di regolari spettacoli autorizzati ma, a detta di numerosi residenti, non sempre rispettosi degli orari, a danno del giusto riposo di chi, non usufruendo di reddito di cittadinanza, il giorno dopo dovrà recarsi al lavoro. È giusto rinunciare al rispetto di ovvie regole del vivere civile per consentire di dare sfogo a svaghi disordinati? Certo non si può usare il lanciafiamme evocato dal governatore della Campania, ma è più che lecito pretendere di vivere in uno stato di diritto. Non solo: il vivere sociale non può trasformarsi nel paese dei balocchi dove la cultura è ridotta a un pilastro in uso solo ai cani randagi.
Credo sia necessario riflettere sulla crisi che stiamo vivendo. Possiamo affidare a personaggi quali Blanco e Maneskin, conformisti intrappolati nel successo, la responsabilità di trasmettere insegnamenti e valori alle giovani generazioni?
* consigliere Gruppo Lega