NICOLA BIANCHI
Cronaca

Iliass Aouani trionfa ai Campionati europei su strada: oro nella maratona

Iliass Aouani conquista l'oro nella maratona ai Campionati europei su strada, superando l'israeliano Ayale.

Iliass Aouani conquista l'oro nella maratona ai Campionati europei su strada, superando l'israeliano Ayale.

Iliass Aouani conquista l'oro nella maratona ai Campionati europei su strada, superando l'israeliano Ayale.

In quegli ultimi adrenalinici 500 metri di maratona, quasi a fare a spallate con l’israeliano Gashau Ayale, è racchiuso tutto l’ultimo, difficilissimo, anno di un fantastico Iliass Aouani, 29 anni ingegnere milanese. Da ieri medaglia d’oro nella maratona ai Campionati europei su strada – primi in assoluto – di Bruxelles/Lovanio. In quel mezzo chilometro, che ci ha fatto saltare dalla seggiola, sono racchiuse tutte le fatiche, i sacrifici, i dolori e le amarezze di un campione che porta Ferrara nel cuore. Qui è tornato ad allenarsi e soprattutto qui è tornato ad essere allenato da un maestro dell’atletica, Massimo Magnani (e Marcello, il figlio, è il suo manager, ndr), ex top maratoneta e oggi scopritore di talenti. "In giro – disse in un’intervista – ce ne sono tanti e io cerco di fare in modo che non si perdano". Come Iliass, che nel giorno di un altro oro – quello di un’immensa Nadia Battocletti nei 10.000 metri –, scrive un pezzo di storia. Già, perché nella maratona maschile per l’Italia è il sesto oro europeo assoluto, dopo quelli di Gelindo Bordin (1986 e 1990), Stefano Baldini (1998 e 2006) e Daniele Meucci (2014). "Una gioia indescrivibile, questa medaglia significa tanto per me – il suo commento a caldo al traguardo –, la mia prima internazionale e averla vinta in questo modo, e del metallo più prezioso, è un’emozione che sarà sempre dentro di me per tutta la vita". Un 2024 molto complicato per l’atleta delle Fiamme Azzurre, complice la grande delusione per la mancata convocazione alle Olimpiadi di Parigi, passando per la breve esperienza al Tuscany Camp di Siena, fino al ritiro al 31esimo chilometro della maratona di Osaka per una brutta caduta. "E riprendersi – scrisse sui social – dalle ferite inflitte al fisico ma soprattutto alla mente e all’animo, è stata la vera sfida". Poi a dicembre, dopo essere tornato a ’casa’ e ad affidarsi ancora una volta a Magnani, è arrivata Valencia, con un Aouani tutto nuovo, capace di eguagliare il precedente primato italiano di maratona (di Yemen Crippa, oggi nelle mani di Yohanes Chiappinelli: 2:05:24, ndr), e di gridare al mondo di essere pronto per grandi imprese. "La fiamma interiore – scriveva – continuerà ad ardere, sempre più intensamente, e io persisterò, fino al successo". Ed ecco Lovanio e gli Europei su strada. Lui sempre davanti, nel gruppetto di testa, fresco nella mente e nelle gambe, senza mai mollare un centimetro dallo squadrone tutto israeliano: Gashau Ayale (2h09:08), superato nel duello finale, poi il vicecampione mondiale Maru Teferi, bronzo in 2h09:17, e Haimro Alame, quarto. Il capolavoro, il ferrarese d’adozione Aouani, comunque lo regala nell’ultimo chilometro quando inizia un avvincente testa a testa con Ayale il quale tenta un mini allungo, ma l’azzurro gli sta incollato fino a scrollarselo di dosso definitivamente a 500 metri dal traguardo. Il resto è storia, il resto è la corsa liberatoria con il tricolore sulle spalle, in lacrime. Ferrara, le sue mura e il campo scuola, terreni di duri e puntigliosi lavori sotto la guida di Magnani – molto più di un semplice allenatore per Iliass –, ora lo aspettano a braccia aperte. Con lo sguardo già rivolto a Los Angeles 2028.