FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Impianto a biometano. Dopo l’ok di Arpae il Comune va al Tar

La giunta presenta ricorso al tribunale di Bologna . Nel mirino l’atto che autorizza la centrale a Gaibanella.

Striscioni contro l’impianto a biometano che sorgerà a Gaibanella

Striscioni contro l’impianto a biometano che sorgerà a Gaibanella

Per primo era stato il sindaco Alan Fabbri a scagliarsi contro la decisione di Arpae che, di fatto, autorizza la società Biofe a realizzare l’impianto a biometano nella frazione di Gaibanella. Ieri, la Giunta – in ossequio alla proposta dell’assessore, Francesca Savini – ha deliberato di ricorrere al Tar contro questa decisione. Un ricorso, quello promosso dall’esecutivo cittadino, già ampiamente annunciato dal primo cittadino all’indomani della decisione dell’organismo regionale. La realizzazione dell’impianto è stata, fin dall’annuncio, al centro di una controversa diatriba che ha assunto contorni politico-amministrativi tradotti poi in una contrapposizione tra maggioranza e opposizione. Due considerazioni vanno però messe in fila. Da parte del Comune – in responsabile del procedimento è il dirigente Fabrizio Magnani – è arrivato, mediante la relazione tecnica, un parere negativo alla realizzazione dell’impianto nella frazione. Parare, quest’ultimo, espresso anche in sede di Conferenza dei Servizi. Non solo. Nei mesi scorsi, quando la polemica iniziò a deflagrare, fu l’ex assessore Lodi a incontrare proprio a Gaibanella alcuni residenti. I malumori, però, non si placarono subito e si costituì un comitato per opporsi alla nuova costruzione. Anche e soprattutto in virtù di un’operazione dai contorni più o meno analoghi – benché in un altro contesto – ossia la costruzione dell’impianto di Villanova (sul quale venne espresso invece parere favorevole). D’altro canto, ogni caso è a sé. Tornando a Gaibanella, c’è un altro elemento che va tenuto in considerazione, strettamente politico. A fronte del parere negativo della parte tecnica, si allineò anche quella politica producendo un voto unanimemente contrario alla realizzazione dell’impianto. Questo non fermò Arpae dal dare, invece, il proprio assenso per la costruzione dell’impianto. Una decisione che, agli occhi di Fabbri, si rivelò da subito inaccettabile nonostante la difesa dell’ente fu molto chiara specificando che il parere era pienamente legittimo e in conformità con la legge. "Trovo assurda e delegittimante una legge che permetta di andare in deroga a un parere unanime del Consiglio comunale – così Fabbri all’indomani della decisione di Arpae – . Ci stiamo già attivando per fare ricorso al Tar. Lo scorso 2 dicembre il Consiglio comunale aveva compiuto un atto di grande responsabilità, votando unanimemente contro il permesso di costruire in deroga per l’edificazione di un secondo impianto a Gaibanella. Già come giunta, a ottobre, avevamo espresso il parere negativo, parere poi confermato dai consiglieri di maggioranza e opposizione a dicembre".