
Altro campanello d’allarme nel Portuense e nell’Argentano per la ipotizzata costruzione di uno stabilimento di lavorazione dei fanghi da insediamenti residenziali. "Come Coordinamento No Fanghi Argenta-Ostellato-Portomaggiore – protesta il presidente del Coordinamento Giovanni Tavassi – siamo giunti a conoscenza della pubblicazione di procedura di VIA (valutazione di impatto ambientale, ndr) del nuovo progetto di impianto di smaltimento e recupero fanghi a Portoverrara, con capacità complessiva superiore a 10 tonnellate giornaliere. In attesa di analizzare tutta la documentazione disponibile, ci preme evidenziare nuovamente la nostra preoccupazione per la qualità della vita dei cittadini, del rispetto dell’ambiente, del paesaggio e dei terreni agricoli.
E, più in generale, delle ripercussioni negative sulla viabilità e sui potenziali danni che tale impianto potrebbe arrecare al territorio.
Abbiamo già richiesto l’autorevole intervento dell’assemblea legislativa regionale e avremo un incontro con i sindaci dell’Unione Valli e Delizie (Argenta, Portomaggiore e Ostellato) per fare il punto della situazione. Da oggi partirà anche una mobilitazione per coinvolgere associazioni ambientali, soggetti economici e tutti i cittadini dell’Unione affinché tale progetto non sia portato a compimento a tutela della salute pubblica e della salvaguardia dell’ambiente e del territorio".
Una battaglia che il comitato conduce da anni e che non ha intenzione di abbandonare proprio ora.
Franco Vanini