Imprenditoria, il tavolo passa alla cooperazione

Alla guida Bertelli (Legacoop Estense) e Villani (Confcooperative): "Le priorità? Lavoro, transizione energetica e Petrolchimico"

Migration

Passaggio di consegne al Tavolo Provinciale dell’Imprenditoria, che riunisce tutte le associazioni di categoria delle imprese del territorio: il coordinamento, per cui è prevista ogni sei mesi l’alternanza tra le associazioni, passa da Ascom al mondo cooperativo, che ha deciso di proporsi con una rappresentanza unitaria. Per il prossimo semestre saranno infatti Chiara Bertelli, coordinatrice territoriale di Legacoop Estense, e Ruggero Villani, direttore di Confcooperative Ferrara, a guidare congiuntamente i lavori.

"Abbiamo scelto questo modello – precisano Bertelli e Villani – perché da tempo le nostre organizzazioni agiscono a livello unitario soprattutto sulle questioni di rappresentanza. Abbiamo voluto trasferire questo approccio anche sul tavolo dell’imprenditoria, garantendo così anche la parità di genere". Il TPI è nato a fine 2020, con l’obiettivo di rappresentare in modo condiviso il mondo dell’imprenditoria del territorio, al fine di diventare interlocutore e punto di riferimento efficace per la Regione, soprattutto per quanto riguarda il Focus Ferrara contenuto nel Patto per il Lavoro e per il Clima, cui il TPI ha dato un contributo in termini progettuali e richiamato l’attenzione sulle necessità di sviluppo del territorio ferrarese. "Nel raccogliere il testimone da Ascom, che ringraziamo per il coordinamento degli ultimi sei mesi – proseguono Bertelli e Villani – intendiamo portare avanti il prezioso lavoro già svolto, soprattutto in termini di dialogo e confronto con interlocutori quali la Provincia, Arter, l’Inps provinciale". Lavoro, transizione energetica, salvaguardia e rilancio del Petrolchimico sono alcuni dei temi prioritari su cui si concentrerà l’attenzione del TPI nel prossimo semestre. "Per quanto riguarda il tema del lavoro – precisano Bertelli e Villani – assistiamo a una difficoltà diffusa a reperire manodopera, in molti settori: agricoltura, servizi alla persona e alle imprese, turismo, ristorazione, sanità, costruzioni, trasporti, logistica e meccatronica per citare quelli in cui l’emergenza è più forte. È quindi urgente la necessità di tornare a investire, anche da parte della Regione, sulle politiche attive del lavoro. Parallelamente continueremo a chiedere un più incisivo intervento, da parte delle istituzioni locali preposte, nel controllo e nella vigilanza al fine di contrastare e prevenire le situazioni di sfruttamento e irregolarità. Per quanto riguarda i temi della transizione energetica, è fondamentale che il TPI venga coinvolto nelle strategie e progettualità in atto: bisogna far emergere con chiarezza gli orizzonti di sviluppo in ambito energetico, cui le imprese possano tendere e agganciarsi per non rimanere indietro su un fronte oggi strategico per la competitività del territorio. Infine il Petrolchimico: riteniamo fondamentale il coinvolgimento di tutte le rappresentanze economiche nel definire le prospettive di salvaguardia, tutela e, soprattutto, rilancio di un sito produttivo così rilevante".