MARIO BOVENZI
Cronaca

Impresa tra pomodoro e mozzarella ’Ciro’ compie cinquant’anni: "Mezzo secolo al sapore di Napoli"

Nel 1975 la prima pizzeria, ad aprirla un ragazzo del rione Sanità. Adesso al timone c’è il primogenito

Nel 1975 la prima pizzeria, ad aprirla un ragazzo del rione Sanità. Adesso al timone c’è il primogenito

Nel 1975 la prima pizzeria, ad aprirla un ragazzo del rione Sanità. Adesso al timone c’è il primogenito

Rione Sanità, il quartiere di Totò, che nacque e visse lì fino ai 24 anni. Scalinate, piazzette e vicoli dove venne girato ’L’oro di Napoli’. La salita dei cinesi, cara a Vittorio De Sica. Ancora ciak, Ieri, oggi, domani. Marcello Mastroianni e una fin troppo esuberante Sofia Loren. Da lì è partito – la terra di Totò, principe Antonio De Curtis, e Eduardo De Filippo – Ciro Cositore, un ragazzo, nella valigia sogni e profumi della sua Napoli. Che ha portato a Ferrara, pomodoro e mozzarella, la pizzeria Ciro che taglia il traguardo dei 50 anni. Lunedì 26, alle 20,30, tra i tavoli del locale che si affaccia in via del Naviglio un assaggio di quei profumi, per festeggiare il compleanno, mezzo secolo. Un’avventura imprenditoriale, una data. Era il 1975, quel giorno nasceva la prima pizzeria Ciro. Siamo a Bondeno, Ciro Cositore e la sua Clara coronano un sogno. Quello di aprire un loro locale, un’attività che porta quel nome – Ciro – che a Ferrara diventerà sinonimo di pizza e bontà.

Un sogno costato sacrifici. Già nel 1963 quel ragazzo sfornava margherita e quattro stagioni, capricciosa e marinara. Così, ore davanti ad un forno, apprendeva il mestiere in un locale di Ferrara. Ciro impara l’arte, la mette a fuoco lento. Più di dieci anni, fino al grande giorno. A Bondeno la gente si mette in fila per quelle pizze, è un successo. Un successo che spinge Ciro e Clara – nel frattempo è nato Alessandro, il primogenito – a fare un altro passo avanti. Lasciano Bondeno, approdano a Ferrara. E’ il 1979, aprono la pizzeria Canasta, che viene ribattezzata Partenope, siamo in via Arianuova. L’impasto spopola, tappa obbligata quei tavoli, tra ingredienti che hanno il sapore del sole, di una terra che è patria della pizza. Passano gli anni, il mondo cambia, arrivano i mitici Ottanta, quelli della Milano da bere, di un’Italia che si scopre ruggente nel miraggio della ricchezza. Ciro e Clara sempre al lavoro, per loro la vita. Un altro traguardo, un taglio del nastro. E’ il 1999 viene inaugurata la pizzeria Ciro, poco fuori dal centro, via del Naviglio. E’ il secondo locale, la seconda pizzeria. "Mio padre – dice con orgoglio Alessandro Cositore – è stato il primo a Ferrara, già negli anni Ottanta, a credere che una pizzeria potesse essere un luogo elegante, luminoso". La pizza napoletana, un’arte. Ciro è figlio della Napoli più verace, lui che è nato nel cuore di una città che si affaccia sul golfo, sul mondo.

Da gennaio del 2015 è il figlio primogenito Alessandro a portare avanti la tradizione di famiglia, con innovazione ma sempre fedele alla tradizione di papà Ciro e mamma Clara. Laureato in economia all’università di Bologna, un master, decide di seguire le orme di famiglia. "I principi cardine, il nostro biglietto da visita – spiega – sono le migliori materie prime, i professionisti della pizza, la passione per il lavoro che facciamo e l’orgoglio per le nostre radici". Non è finita. Nasce il terzo locale. Si chiama Ciro’s, è in pieno centro, via Garibaldi. "L’idea di tornare alle origini della pizza napoletana semplice e genuina. Un locale giovanile, smart". Dopo 45 anni di lavoro Ciro, alla soglia del 77 anni, e Clara vanno in pensione. La loro storia è in buone mani, a portarla avanti Alessandro. Cinquant’anni, come fosse ieri.