Imprese e libertà, l’insegnamento di Aldo Moro

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di Paolo Cirelli *

Il primo maggio, giorno di San Giuseppe artigiano, rappresenta un’occasione per riflettere sul valore del lavoro, come fondamento non solo della Repubblica ma anche della dignità della persona e dei principi di libertà e di democrazia. Purtroppo la guerra in atto ci presenta una triste occasione per ragionare su questo argomento ma soprattutto sull’aspetto della libertà di intrapresa delle micro e piccole imprese. Dal riconoscimento di questo alto e fondamentale valore costituzionale, corrisponde l’interesse lavorativo della maggioranza degli occupati, sia nel Paese che a Ferrara. Forse questo aspetto andrebbe trasmesso con maggior convincimento. Senza questo principio di libertà, la maggior parte degli occupati, non avrebbe potuto trovare sostentamento. Come Confartigianato siamo consapevoli di rappresentare l’interesse di un pezzo fondamentale di lavoratori. Va purtroppo detto che l’espressione e la concretizzazione della libertà di intrapresa nelle micropmi, è stata per troppo tempo promossa come elemento di debolezza dell’economia. Tesi colpevolmente sbagliata, tenuto conto del livello economico raggiunto dal nostro Paese, proprio grazie allemicropmi. La libertà di impresa è ed è stato in Italia un diritto fondamentale della persona. Diventa quanto mai attuale il pensiero di Aldo Moro "Senza lavoro viene a mancare ogni prospettiva di libertà e giustizia". La Confartigianato è e sarà sempre per la libertà.

*segretario Confartigianato