MATTEO RADOGNA
Cronaca

In auto attrezzi da scasso e maschere. Denunciati cinque aspiranti ladri

Viaggiavano su un’auto di grossa cilindrata con una targa contraffatta e a bordo avevano arnesi per i furti. I carabinieri hanno trovato anche un lampeggiante simile a quello delle pattuglie e alcune mazze di ferro.

I carabinieri mostrano gli attrezzi da scasso trovati nella macchina

I carabinieri mostrano gli attrezzi da scasso trovati nella macchina

Targa contraffatta montata su un’auto di grossa cilindrata e, a bordo, mascherine, guanti e attrezzi da scasso. In pratica, una banda di ladri, che si stava preparando a mettere a segno furti nel Ferrarese. A scoprire i cinque malviventi, i carabinieri della sezione operativa in borghese, che prima si sono messi all’inseguimento della vettura, poi quando l’auto si è fermata al casello autostradale di Ferrara, sono entrati in azione scoprendo gli attrezzi e, dopo i controlli, la targa contraffatta. Per i cinque aspiranti ladri sono scattate le denunce per possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli, possesso di segni distintivi contraffatti e uso di targhe contraffatte. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro. I fatti si svolti l’altro giorno prima nella periferia di Ferrara poi al casello autostradale. Ad attirare la curiosità dei militari dell’Arma la macchina di grossa cilindrata con a bordo i cinque stranieri provenienti dalle province di Napoli e Caserta. Gli uomini a bordo dell’auto non si erano resi conto di nulla, ma alle loro spalle, c’era la sezione operativa, in abiti borghesi. Approfittando della sosta forzata al casello autostradale, i carabinieri hanno quindi deciso di intervenire bloccando la macchina sospetta. Nascosti nel bagagliaio, svariati arnesi da scasso tra cui un flessibile con dischi di ricambio, cacciaviti, un piede di porco, una mazza di ferro oltre a due ricetrasmittenti, materiale per il travisamento (mascherine e scalda collo) e guanti. È stato

trovato inoltre un lampeggiante blu, del tutto simile a quelli in dotazione alle forze dell’ordine. Gli approfondimenti condotti sulla targa del mezzo invece, hanno consentito di appurare che la targa montata sullo stesso era in realtà contraffatta. A bordo della vettura è stata trovata anche un’altra coppia di targhe pronte all’uso.

Matteo Radogna