In migliaia per i Nomadi. Assalto ai musei

I numeri del weekend superano quelli del periodo pre-Covid. Oltre quattromila visitatori alle mostre. Beppe Carletti: "Ha vinto la città"

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Migliaia di persone (fuori e dentro) il parco Marco Coletta per assistere al concerto dei Nomadi e 4.624 visitatori complessivi – da venerdì 12 a lunedì 15 agosto – nelle otto mostre e musei aperti anche a Ferragosto, di cui il 35% registrati nella sola giornata di lunedì. E, proprio nella giornata di Ferragosto, il bilancio segna un netto superamento di accessi, rispetto al 2019 – anno pre-Covid –: 1.603 quest’anno, 1.179 nel 2019. Sono i numeri dell’ultimo weekend ‘lungo’, conclusosi e culminato proprio l’altro ieri con l’evento musicale della storica band (60 anni di storia nel 2023) fondata da Augusto Daolio, i cui quadri sono esposti proprio a Ferrara, a palazzina Marfisa d’Este, che solo a Ferragosto ha visto la presenza di 267 persone (457 nell’intero fine settimana). La mostra, come sottolineato sul palco dagli stessi componenti del gruppo, "aiuta a conoscere ancora meglio Augusto". Il concerto – inserito alla vigilia di Ferragosto tra i dieci maggiori eventi musicali italiani, nella classifica di Sky – si è aperto con i saluti e i ringraziamenti del vicesindaco Nicola Lodi ("La sicurezza passa attraverso la musica e la cultura, oggi il parco Coletta rivive grazie a questo") e dell’assessore Marco Gulinelli ("Da viale Cavour a corso Giovecca, oggi ‘inauguriamo’ un boulevard che onora la memoria e l’attualità di Augusto Daolio"), che hanno introdotto Rosy Fantuzzi, compagna di Daolio: "Con Augusto avevamo un feeling speciale con Ferrara. Quando non suonava, capitava spesso di venire in città. Diceva: ‘A Ferrara c’è sempre qualcosa di bello da vedere, da scoprire’. Ci sentivamo a casa. E qui, oggi, ho trovato persone incredibili".

Fantuzzi ha regalato una targa al sindaco Alan Fabbri. Una trentina i successi che la band emiliana ha proposto, in una no-stop di musica di quasi tre ore, nel corso della quale sono stati letti i messaggi dei fan club di diverse città d’Italia, arrivati già dalla prima mattina di ieri: presenze si sono registrate dalle regioni limitrofe e, in qualche caso, anche dall’estero. Il ricavato raccolto nel corso del concerto, insieme ai 5mila euro che il Comune ha stanziato, saranno devoluti dall’associazione ‘Augusto per la vita’ al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Cona, come precisato da Fantuzzi sul palco. La band ha inoltre dedicato una canzone (‘Canzone per un’amica’) a Marco Coletta, a cui il parco è dedicato, scomparso a 22 anni, nel 2005, a seguito di un incidente in via Raffanello (Baura).

Nel pubblico i genitori, Daniele Coletta e Antonella Finotti. "Oggi ha vinto la città – ha detto Beppe Carletti, storico tastierista della band –. È stato bellissimo suonare davanti a migliaia di persone che sono rimaste tutto il tempo. Abbiamo proposto il nostro viaggio, in musica, in un repertorio costruito a partire dal 1966. I 60 anni che festeggeremo nel 2023? Ancora non abbiamo programmi per l’occasione, ma una cosa è certa: 60 anni sono la dimostrazione e il risultato di chi ci ha sempre creduto. Augusto diceva che i Nomadi sono come l’uomo mascherato, non muoiono mai. Questa è una storia costruita giorno dopo giorno. E quello che siamo lo abbiamo costruito giorno dopo giorno, in un viaggio bellissimo".